S. Alfonso. Aiutare le anime più abbandonate

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343. S. Alfonso. Aiutare le anime più abbandonate. 

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

343. S. Alfonso. Aiutare le anime più abbandonate.

Padri e Fratelli miei, giacché il nostro santo Istituto ci obbliga in applicarci nell’aiuto delle anime più abbandonate, procuriamo di avere nel cuore un amor tenero ed un affetto particolare per le anime più bisognose ed abbandonate.
♦ Padri, e Fratelli miei, se si avesse da fare una Missione in Napoli, e si stesse in strettezza tale, che nel medesimo tempo non si potesse fare nelle campagne di Salerno; si deve fare quella delle campagne prima, e differire quella di Napoli, e la ragione è che questo è il fine del nostro Istituto.
Voi giovani, affezionatevi all’aiuto delle anime più bisognose ora, che siete mandati a fare la Dottrina [catechismo]. Andate con gran desiderio di aiutare quei poveri fanciulli. Fratelli miei, non vogliate credere essere questa una piccola cosa.
Giovani miei, non fate entrare nel vostro cuore aria di vanità o ambizione di predicare, o che so io. Vi è più necessità di istruire i popoli, che di predicare. Restano più impresse le massime per mezzo delle istruzioni che per le prediche.
Padri miei, la povertà non consiste solo nel contentarsi in ciò che ci dà la comunità; ma ancora nel ben conservare le cose della comunità, ed è difetto contro la povertà strapazzare la veste, sciupare le cose, etc…

(S. Alfonso, Sentimenti di Monsignore, 15-18)
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Padri e Fratelli miei, procuriamo di avere nel cuore un amor tenero ed un affetto particolare per le anime più bisognose ed abbandonate.