S. Alfonso. Carità con i nobili decaduti

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267. S. Alfonso. Carità con i nobili decaduti.

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

267. S. Alfonso. Carità con i nobili decaduti.

♦ Se tutti i poveri erano a cuore a Monsignore, egli però si interessava più da vicino alle famiglie nobili, ma povere. Voleva che queste gli venissero segnalate dai Parroci.
Testimonia il P. Rafaele da Ruvo, Definitore Alcantarino:

“So io a quante Famiglie intere egli segretamente provvedeva di vitto e vestito. A chi assegnava dieci carlini il mese, a chi trenta, ed a chi cinque o sei ducati, e più ancora secondo la persona e le famiglie. Per evitare ogni confusione teneva, una tabella con tanti laccetti, e come capitavano le persone designate, il Fratello Francescantonio aveva per regola di tirare uno di quei laccetti”.

♦ Viveva in somma miseria ed anche abbandonata dal proprio fratello, una Giovanetta gentildonna, orfana di padre e di madre. Conoscendone lo stato, Monsignore la prima volta le mandò attraverso il Parroco una competente somma per riparare il ritardo delle rendite, e poi mensilmente quanto le bisognava. Grande è il numero di queste tali provvedute in segreto.

Una sola volta, però, contro il suo istinto si dovette mostrare duro.
Viveva in miseria una Gentildonna carica di figli, perché il marito consumava tutto nel gioco. Avendo compassione dello stato di quella sventurata, Monsignore le somministrava ogni mese, ma di nascosto del marito, mezzo tomolo di grano. Ma questi, avendolo saputo, lo mandava a prendere in nome della moglie, ed invece di mandarlo al mulino, lo vendeva e si giocava il ricavato.
Monsignore non sapeva come regolarsi. Specialmente nella carestia del 1764, facendogli compassione lo stato della moglie e dei figli, in una sola volta le diede tre tomola di grano. Poi avendo saputo che il marito se lo era venduto e giocato, non volle guardarlo più.
Assegnò però alla moglie, in segreto per mezzo del Parroco, un soccorso mensile.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 66)  Leggi tutto nell’originale.

Se tutti i poveri erano a cuore a Monsignore, egli però si interessava più da vicino alle famiglie nobili, ma povere. Voleva che queste gli venissero segnalate dai Parroci.