S. Alfonso. Come se niente fosse

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326. S. Alfonso. Come se niente fosse.

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

326. S. Alfonso. Come se niente fosse.

♦ Un Secolare si era temerariamente introdotto da Alfonso. Se non lo attentò nella vita, lo maltrattò in modo che anche una pietra si sarebbe alterata. Monsignore taceva e soffriva; ma si vedeva così sereno, che sembrava non esso, ma un altro, che venisse malmenato.
Finito l’assalto, come se niente fosse accaduto, Alfonso disinvolto si portò al solito in Seminario. Giulivo, visitò le scuole, assistette alle ripetizioni, ed allegro volle che dalla Camerata dei piccoli si fosse cantata una devota canzone.
Il Maestro Caputo, seguendolo e vedendolo di buon umore, lo pregò di diminuire la retta mensile ad un giovanetto che aveva dato soddisfazione, ed era povero. Tutto accordò Alfonso, con animo lieto.

Quando il P. Maestro si ritirò, sentì dai domestici l’insulto sofferto da Monsignore: si stupì e non si dava pace, considerando il fatto di non aver osservato in lui alcun segno che dimostrasse turbamento.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 64)  Leggi tutto nell’originale.

Anche dinanzi alle gravi offese Monsignore Alfonso non dimostrava alcun segno di turbamento. E ciò stupiva tutti.