S. Alfonso. Con l’aiuto dei missionari

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259. S. Alfonso. Con l’aiuto dei missionari .

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

259. S. Alfonso. Con l’aiuto dei missionari .

♦ Uno dei principali intenti che Alfonso aveva, chiamando in Diocesi le Missioni era il ravvedimento delle donne peccatrici.
Egli soleva dire: “Queste tali sono la sorgente di mille mali: una che se ne converte, si evitano migliaia di peccati”.

Per questo si raccomandava assai ai Missionari, faceva trovar loro, in persona dei suoi Economi, un banco aperto per ciò che ad esse bisognava: cioè letti, vestimenta e vitto. Tutto era pronto, purché davvero si dessero a Dio.
D. Teodosio Telesca, un tempo redentorista ed ora degnissimo operaio in Avigliano sua Patria, così attesta:

“Chiamato da Monsignore con la Missione in Arienzo, mi edificai estremamente, scorgendo nel suo cuore uno zelo eccessivo per la salute delle Anime. Con modo speciale mi raccomandò con fervore di spirito, non una ma più volte, la conversione di alcune male donne, offrendosi a darle ogni mantenimento.
Una sera, avendogli detto che due erano ben disposte a lasciare il peccato, mi disse: “Ho paura che non volessero allattare a due poppe. Del resto sono per darci il sangue e la vita per queste; né lascerò, se fanno davvero, di somministrar loro quanto bisogna, anche, occorrendo, con togliermelo di bocca”.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 60)  Leggi tutto nell’originale.

Alfonso raccomandava ai Missionari: “Queste donne sono la sorgente di mille mali: una che se ne converte, si evitano migliaia di peccati”. E faceva trovar loro un banco aperto per ciò che ad esse bisognava, purché davvero si dessero a Dio.