S. Alfonso. Convertirsi prima di diventare polvere e cenere

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74. S. Alfonso. Convertirsi prima di diventare polvere e cenere.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

74. S. Alfonso. Convertirsi prima di diventare polvere e cenere.

♦ Narra S. Antonino che morto che fu Alessandro Magno, un certo filosofo esclamando disse: “Ecco quegli che ieri conculcava la terra, ora dalla terra è oppresso. Ieri tutta la terra non gli bastava, ora gli bastan sette palmi. Ieri conduceva per la terra eserciti, ed ora è condotto da pochi facchini sotto terra”.
♦ Ma meglio sentiamo quel che dice Dio: “Uomo, non vedi che sei polvere e cenere, a che t’insuperbisci? a che spendi i tuoi pensieri e gli anni tuoi per farti grande in questo mondo? Verrà la morte, ed allora finiranno tutte le tue grandezze e tutti i tuoi disegni”.
♦ Oh quanto fu felice la morte di S. Paolo eremita, il quale visse 60 anni chiuso in una grotta, quanto fortunata la morte di S. Felice laico cappuccino! Ma i mondani, vivendo tra’ peccati, tra’ piaceri terreni, e tra occasioni pericolose possono sperare una felice morte? Dio minaccia i peccatori che in morte lo cercheranno e non lo troveranno (cf Ger 13.). Dice che allora non sarà tempo di misericordia…
♦ Infatti un uomo di mondo, in morte, si troverà debole di mente, ottenebrato e indurito di cuore per li mali abiti fatti: le tentazioni saranno più forti: chi in vita ha soluto quasi sempre cedere e farsi vincere, come resisterà in morte? Vi bisognerebbe allora una grazia divina potente, gli mutasse il cuore; ma questa grazia forse Iddio è obbligato a dargliela?
Ah Signore, e quante notti io misero ho dormito in disgrazia vostra! Oh Dio, e in quale stato miserabile stava allora l’anima mia! Ma Voi, mio Dio, non avete lasciato di venirmi appresso e di invitarmi al perdono. oggi il dolore che sento d’avervi offeso, il desiderio che ho d’amarvi, ma più la vostra passione, amato mio Redentore, mi fanno sperare di stare in grazia vostra. Mi pento d’avervi offeso, o sommo bene, e vi amo sopra ogni cosa.
O Maria, Voi siete la speranza mia, ottenetemi la santa perseveranza.      

(S. Alfonso, Apparecchio alla Morte, Considerazione II – Con la morte finisce tutto. Punto II). 
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Uscire dalla tiepidezza - Se preghiamo e perseveriamo a pregare, il Signore ci concederà il desiderio o l'aiuto a risorgere. Le colpe leggere si distruggono con atti d'amore verso Dio. "Signore, io non ho meriti per essere esaudito da voi; ma la misericordia vostra e i meriti di Gesù Cristo, o eterno Padre, sono i meriti miei".
“Uomo, non vedi che sei polvere e cenere, a che t’insuperbisci? a che spendi i tuoi pensieri e gli anni tuoi per farti grande in questo mondo? Verrà la morte, ed allora finiranno tutte le tue grandezze e tutti i tuoi disegni”.