S. Alfonso. Deh m’apri, o sorella_2

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307. S. Alfonso. Deh m’apri, o sorella /2. 

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

307. S. Alfonso. Deh m’apri, o sorella /2.
(dialogo tra Gesù e l’anima amante, tratto dai sacri cantici)

  1. Sposo
    Son fiore del campo,
    he a tutti mi dono,
    son bello, son buono;
    mi trova chi vuol.
  2. Son giglio di valli,
    m’acquista, mi prende
    chi al fondo discende
    di santa umiltà.
  3. Tu sposa mi sei
    un vago orticello,
    sì ricco, sì bello,
    sì caro al mio cor:
  4. Poiché ad altro amore
    sì chiusa ti vedo,
    ch’io sol ti possedo,
    sei tutta per me.
  5. Mi sembran dal Cielo
    quei frutti già usciti
    gli affetti graditi
    ch’io traggo da te.
  6. Deh più non mirarmi,
    che i dolci tuoi sguardi
    son lacci, son dardi
    che tiranmi a te.
  7. Già questi m’han fatto
    dal Cielo partire,
    e in terra venire
    per teco m’unir.
  8. Amata colomba,
    gradita mia Sposa,
    vieni, entra e riposa
    nel dolce mio Cor.
  9. Deh volgi a me il viso,
    deh parla veloce,
    che dolce tua voce
    già sempre mi fu.
  10. E grata in amore
    con dirmi che m’ami
    che teco mi brami,
    consolami tu.

(S.Alfonso, Le canzoncine spirituali, Deh m’apri, o sorella  /2, pp. 293-294).
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Tu sposa mi sei. Amata colomba, gradita mia Sposa, vieni, entra e riposa nel dolce mio Cor.