S. Alfonso. Distacco e rinnegamento di sé

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236. S. Alfonso. Distacco e rinnegamento di sé.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

236. S. Alfonso. Distacco e rinnegamento di sé.

♦ Per giungere alla perfetta unione con Dio è necessario un totale distacco dalle creature.
In concreto dobbiamo staccarci dall’affetto disordinato verso i parenti. Gesù dice: Se uno viene a me e non odia suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo (Lc 14,26). Perché Gesù parla di “odio” verso i parenti? Perché, riguardo alla vita spirituale, spesso essi sono i nostri peggiori nemici: I nemici dell’uomo sono quelli della sua casa (Mt 10,36).

♦ Inoltre chi vuol essere tutto di Dio deve essere distaccato dalla stima mondana. Quanti, per questa maledetta stima, si allontanano da Dio, e quanti arrivano a perderlo! Se, per esempio, sentono parlare di qualche loro difetto, che cosa non fanno per giustificarsi e far credere che è tutto falsità e calunnia! Se poi fanno del bene, che cosa non fanno per renderlo manifesto a tutti? Vorrebbero che tutto il mondo lo sapesse, per essere lodati.
I santi non fanno così; essi vorrebbero che tutto il mondo sapesse i loro difetti, per essere ritenuti dei poveracci quali essi si ritengono. Se poi fanno qualcosa di buono desiderano che lo sappia solo Dio, al quale soltanto vogliono piacere. Essi amano il nascondimento, memori di quanto ci ha insegnato Gesù: Quando fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra… Quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto (Mt 6,3.6)

♦ Soprattutto dobbiamo distaccarci da noi stessi, cioè dalla nostra volontà. Chi vince se stesso, facilmente supera ogni altra difficoltà. “Vinci te stesso”, era solito esortare san Francesco Saverio. E Gesù disse: Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso (Mt 16,24). Ecco il segreto per farci santi: rinnegare noi stessi e non seguire la nostra volontà: Non seguire le passioni; metti un freno ai tuoi desideri (Sir 18,30). Come diceva san Francesco d’Assisi, vincere se stessi, rinnegando la propria volontà, è il più grande dono che si possa ricevere da Dio. […]

Misero chi vive schiavo della propria volontà! Bramerà molte cose, e non potrà ottenerle; si rifiuterà di soffrire, e sarà costretto a soffrire.

(S. Alfonso, Pratica di amare Gesù Cristo, Cap. XI)
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Bisogna amare Dio come piace a Dio, non come piace a noi. Dio vuole che l’anima sia spoglia di tutto, per poterla unire a sé e riempirla del suo divino amore.