S. Alfonso. Educare alla fede, impegno di misericordia

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69. S. Alfonso. Educare alla fede, impegno di misericordia. 

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

69. S. Alfonso. Educare alla fede, impegno di misericordia.

♦ La seconda Notificazione è diretta agli Arcipreti, Parroci, e Rettori di tutta la Diocesi. L’ignoranza dei figliuoli nelle cose necessarie a sapersi, e l’indolenza dei Parroci in ammaestrarli, era una spina che gli pungeva il cuore del Vescovo Alfonso.

  • Con questa Notificazione egli rinnova l’ordine, già dato in S. Visita, e vuole che due volte nei giorni festivi nelle Parrocchie si reciti col Popolo nella Messa Parrocchiale, e nell’altra, ove vi sia concorso, il ristretto della Dottrina Cristiana da lui fatto. Così comanda, che anche si faccia da ogni Sacerdote dicendo Messa nelle Cappelle rurali.
  • Incarica che ogni Domenica al giorno i Parroci, oltre dell’anzidetto ristretto, si interessino per una diffusa istruzione delle cose della Fede, specialmente ai giovanetti, e che in questo si facciano coadiuvare da altri Sacerdoti e Chierici della medesima Parrocchia. E non potendo il Parroco perché aggravato da qualche incomodo, almeno che assista e veda come dagli altri si disimpegna sì sacrosanto ministero.
  • Non contento che si sappiano materialmente i rudimenti Cristiani, vuole si faccia capire ai figliuoli, secondo la propria capacità, quello che con la voce proferiscono.
  • Similmente comanda che, prima di Pasqua, per più settimane, si istruiscano tutti coloro atti per la Comunione, facendo loro capire cosa sia mai questo gran Sacramento, l’utile che apporta e la disposizione che si ricerca.
  • Egli si duole per aver trovato giovanetti non ancor comunicati, ancorché di anni quattordici, e quindici; e vuole che si ammettano per ordinario a nove in dieci anni, o al più di dodici.
  • Ordina che, con modo particolare, si facciano imparare ai figliuoli gli atti di Fede, Speranza, Carità, e Contrizione, e si faccia loro capire quanto questi atti siano necessari alla salvezza.
  • Troppo a cuore era ad Alfonso che anche si capisse da tutti la necessità che abbiamo del gran mezzo della Preghiera; ed inculca ai Parroci di render persuasi giovani e vecchi che nessuno può salvarsi, né ottenersi da Dio l’aiuto per vincere le tentazioni, se umilmente non viene pregato.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 22)  Leggi tutto nell’originale.

"Confesso che non sono santo, ma un povero peccatore e tremo del conto che ho da rendere a Dio per la mia mala corrispondenza a tante sue misericordie: ma non tremo per la sentenza che ho difesa perché la tengo incontrastabile, e tale la terrò fintanto che Vostra Paternità, o altri, non mi faccia conoscere il contrario".
Il vescovo Afonso notifica che ogni domenica i Parroci si interessino per una diffusa istruzione delle cose della Fede, specialmente ai giovanetti, perché si conoscano materialmente i rudimenti Cristiani: a tal fine vuole si faccia capire ai figliuoli, secondo la propria capacità, quello che con la voce proferiscono.