S. Alfonso. Il diavolo vuole la sua parte

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119. S. Alfonso. Il diavolo vuole la sua parte. 

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

119. S. Alfonso. Il diavolo vuole la sua parte.

♦ Prevedendo le sue sconfitte, il demonio non mancò voler rovinare Alfonso, e togliere con esso l’unico sostegno alla combattuta Congregazione.

Girava egli in carrozza con l’Avvocato D. Gaetano Celano, poi Consigliere della Maestà del Principe. Ritornava una sera dalla casa del Consigliere Vargas in mezzo ad un gran temporale e il cocchiere, per evitarlo, tirò con tutta fretta nel cortile del Consigliere Pirelli.
Ma ritrovandosi rifugiate altre carrozze nel cortile, si vide respinto; nel tempo stesso sopraggiunge di fretta un’altra carrozza di dietro, batte di fianco a quella di Monsignore, la rovescia; Monsignore cade di sotto ed il Celano di sopra. I cristalli si fecero in pezzi, rovinò il cocchiere, e di dietro anche i servitori.
Monsignore non si fece male; solo l’Avvocato Celano restò offeso ad una mano. A stento tutti e due vennero tirati dalla carrozza e situati, più morti che vivi, in una stanza adiacente.
Sentendo l’accaduto la Duchessa, moglie del Pirelli, fece salirli in Palazzo. Salassati e ristorati, la Duchessa li rimandò a casa con le proprie carrozze.

In quest’occasione Alfonso altro non pianse che il famoso cappello, perduto nell’incidente, ed una mazza, che formava il suo ricco bastone.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 39)  Leggi tutto nell’originale.

Prevedendo le sue sconfitte, il demonio non mancò voler rovinare Alfonso, e togliere con esso l’unico sostegno alla combattuta Congregazione. Nello scontro di carrozze Alfonso altro non pianse che il famoso cappello, perduto nell’incidente, ed una mazza che formava il suo ricco bastone.