S. Alfonso. Il santo timore di Dio

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364. S. Alfonso. Il santo timore di Dio. 

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

364. S. Alfonso. Il santo timore di Dio.

♦ Vorrei parlare con le lacrime. Noi siamo venuti in Congregazione, Iddio ci ha strappati dal mondo, ci ha piantati nella vigna sua e noi invece non corrispondiamo.
Dilettissimi miei, tutto ciò avviene perché non riflettiamo al gran bene che abbiamo ricevuto. Egli ci ha scelti e noi siamo suoi.
♦ Chi è entrato in Congregazione, subito si crede di essere giunto alla santità. Non è così. Voi dovete temere il Signore: “Temete il Signore, voi tutti, suoi santi” (sal 34,10).
I santi han tremato sempre e tu non tremi? Ricordatevi di quanti difetti sono provenuti dal non temere il tuo Giudice… Quanta libertà nel parlare, nell’inosservanza…
Se tu temessi, non sarebbe così. Perciò più raccoglimento e timore.

(S. Alfonso, Sentimenti di Monsignore, 101-102)
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Crediamo di essere già giunti alla santità? Non è così: noi dobbiamo temere il Signore: “Temete il Signore, suoi santi” (sal 34,10).