S. Alfonso. La presenza di Dio

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261. S. Alfonso. La presenza di Dio.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

261. S. Alfonso. La presenza di Dio.

♦ La presenza di Dio favorisce la pratica delle virtù. Con quanto valore i soldati operano alla presenza del loro re! Il solo pensiero che li veda il loro principe, colui che può punirli o premiarli, comunica loro grande coraggio e forza.

  • San Basilio dice che, se taluno si trovasse alla presenza del suo re e di un villano, certamente farebbe di tutto per accontentare il re, ignorando i desideri del villano. Così chi cammina alla presenza di Dio, non cerca di accontentare le creature, ma soltanto di piacere a Dio che lo vede.
  • La presenza divina unisce l’anima a Dio. E’ una regola infallibile dell’amore: esso cresce sempre alla presenza della persona amata. Ciò avviene tra gli uomini, anche se con essi quanto più li si frequenta tanto più si scoprono i loro difetti. Quanto più crescerà l’amore verso Dio, se continuamente lo si terrà presente; poiché con Dio quanto più lo si frequenta tanto più egli si dimostra bello e amabile.
  • La preghiera della mattina e della sera non basta per tenere l’anima sempre unita a Dio. Dice il Crisostomo che l’acqua la si scalda sul fuoco, ma se poi la si allontana da esso, presto ritorna alla sua naturale temperatura. Perciò, dopo la preghiera, bisogna conservare il fervore con la presenza di Dio, rinnovandogli i nostri affetti.

♦ Quanto sarà utile, per un’anima che ama Dio, il ricordarsi che egli le è presente e le sta chiedendo il suo amore.  Diceva Davide che, ricordandosi del suo Dio, si trovava pieno di gioia e di consolazione: Mi sono ricordato di Dio e mi sono consolato (Sal 76,4 Vg). Un’anima afflitta e desolata quanto si voglia, se ama Dio, ricordandosi del suo amato Signore, non può non consolarsi e restare afflitta.
Quindi le anime innamorate di Dio vivono sempre con il cuore tranquillo in una continua pace, perché in tutti gli avvenimenti e in tutte le loro azioni cercano di vivere sempre e di operare alla vista di Dio. Esse sono simili a quei fiori, chiamati girasoli, che stanno sempre rivolti con la corolla verso il sole.

Dio ci circonda con la sua presenza, vede e osserva le nostre azioni. Che importa se noi non lo vediamo con gli occhi della carne? Anche l’aria non la vediamo, eppure sappiamo per certo che siamo dovunque circondati da essa e viviamo in mezzo ad essa; poiché senza di essa non potremmo né respirare né vivere.
Dio non lo vediamo, ma la santa fede c’insegna che egli è sempre presente. Dice l’Apostolo: noi viviamo in Dio, in lui ci muoviamo ed esistiamo (cf. At 17,28). Dio osserva quanto facciamo, diciamo e pensiamo, e annota tutto, per chiedercene poi conto nel giorno dei conti, e per darcene a suo tempo il premio o il castigo da noi meritato.
Dobbiamo quindi ravvivare la fede, e unirci spesso a lui con atti di amore, di rassegnazione, di retta intenzione e simili.

(S.Alfonso, La vera sposa di Gesù Cristo, 3)
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Dio ci circonda con la sua presenza, vede e osserva le nostre azioni. Che importa se noi non lo vediamo con gli occhi della carne? Anche l’aria non la vediamo, eppure sappiamo per certo che siamo dovunque circondati da essa e viviamo in mezzo ad essa; poiché senza di essa non potremmo né respirare né vivere. Dio non lo vediamo, ma l’Apostolo ci dice: noi viviamo in Lui, in lui ci muoviamo ed esistiamo (cf. At 17,28).