S. Alfonso. L’amore non è ambizioso

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234. S. Alfonso. L’amore non è ambizioso.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

234. S. Alfonso. L’amore non è ambizioso.

♦ Chi ama Dio non cerca la stima e l’amore della gente: l’unico suo desiderio è di essere ben voluto da Dio, unico oggetto del suo amore.
Scrive Sant’Ilario: “Ogni onore che si riceve dal mondo è un affare per il demonio”. E’ proprio così: il nemico lavora per l’inferno mettendo in un’anima il desiderio di essere stimata, ed essa, perdendo l’umiltà, si mette nel pericolo di precipitare in ogni male…

♦ Molte persone fanno professione di vita spirituale, ma sono idolatre della propria stima. All’esterno mostrano virtù che in realtà non hanno ed ambiscono essere lodate in tutto ciò che fanno; e quando manca chi le loda, si lodano da sé. Cercano insomma di apparire migliori degli altri e se per caso vengono punte nella stima, perdono la pace, tralasciano la comunione, abbandonano tutte le loro devozioni e non si calmano finché non credono di avere riacquistata la stima perduta. Quelli che amano veramente Dio non fanno così. Essi non solo evitano ogni lode e compiacimento di sé, ma di più si scherniscono di fronte alle lodi che ricevono dagli altri e si rallegrano di essere tenuti in basso concetto dalla gente.

♦ E’ proprio vero quello che diceva san Francesco d’Assisi: “Un uomo vale per quello che è agli occhi di Dio, nulla di più”. Che giova essere ritenuti grandi dal mondo, se davanti a Dio siamo miseri e disprezzabili? Viceversa, che c’importa se il mondo ci disprezza, se siamo cari e graditi agli occhi di Dio? Scrive sant’Agostino: “Chi ci loda certo non ci salva dalla nostra cattiva coscienza; e chi ci disprezza, certo non ci può togliere il merito delle nostre buone opere”. […]

Chi dunque vuole progredire nell’amore di Gesù Cristo deve assolutamente far morire in sé l’amore per la propria stima. Come far morire la stima propria? Ce lo insegna santa Maria Maddalena de’ Pazzi: “Quando tutti hanno un buon concetto di te, il desiderio di essere stimati rimane vivo. Per farlo morire devi nasconderti e non farti conoscere da nessuno. Finché uno non giunge a morire in questo modo, non sarà mai vero servo di Dio”.

Per essere graditi agli occhi di Dio dobbiamo guardarci dall’ambizione di apparire e di piacere agli uomini. Ancor più dobbiamo guardarci dall’ambizione di dominare sugli altri. […] L’unica ambizione di una persona che ama Dio deve essere quella di superare gli altri nell’umiltà, come insegna san Paolo: Ognuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso (Fil 2,3). Insomma chi ama Dio non deve ambire altro che Dio.

(S. Alfonso, Pratica di amare Gesù Cristo, Cap. X)
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Gesù mio, donami l’ambizione di piacere a te e fa’ che mi dimentichi del giudizio degli altri e di me stesso. Cosa mi serve essere amato dal mondo intero, se poi non sono amato da te, unico amore dell’anima mia?