S. Alfonso. Le occasioni di peccato

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177. S. Alfonso. Le occasioni di peccato.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

177. S. Alfonso. Le occasioni di peccato

♦ La causa della rovina dei nostri progenitori fu il non aver fuggito l’occasione. Dio aveva vietato perfino di toccare il frutto proibito, come disse Eva al serpente: Dio ha detto: non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare (Gn 3,3). Ma l’incauta “lo vide, lo prese, lo mangiò”: prima cominciò a guardare il frutto, poi lo prese in mano, e poi lo mangiò. Chi si mette volontariamente nel pericolo, vi resterà perduto. Chi ama il pericolo, in esso si perderà (Sir 3,25).

  • San Pietro dice che il demonio va in giro, cercando chi divorare (1Pt 5,8). Quindi, per rientrare in un’anima da cui è stato allontanato, egli, dice san Cipriano, “cerca un punto debole per il quale possa entrare”. Se l’anima si lascia indurre a mettersi nell’occasione, il nemico entrerà di nuovo in lei e la divorerà. 
  • Tu mi dirai: Ora ho cambiato vita, non ho più intenzioni cattive verso quella persona, non sento più la tentazione. Ti rispondo con un esempio. Si dice che nella Mauritania ci siano certe orse che vanno a caccia di scimmie. Quando vedono un’orsa, le scimmie si mettono in salvo sugli alberi. Allora l’orsa si stende sotto l’albero fingendosi morta e, quando le scimmie scendono, si alza, le afferra e le divora.
    Così fa il demonio: lascia credere che la tentazione sia morta, ma poi, quando la persona scende a mettersi nell’occasione, fa sorgere la tentazione che la divora. Quante povere anime pregavano e si comunicavano frequentemente, tanto da sembrare delle sante, ma poi, mettendosi nell’occasione, sono cadute in peccato! […]
  • Come alla vista del serpente, fuggi il peccato: se ti avvicini, ti morderà (Sir 21,2). Se vogliamo evitare il morso del serpente, non solo non dobbiamo toccarlo, ma neppure avvicinarci ad esso. Tu dici che quella casa o quella amicizia è utile ai tuoi interessi. Ma se ti accorgi che quella casa è per te occasione di male (cf. Pr 7,27), non hai alternativa: devi lasciarla, se vuoi salvarti.
  • Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te (Mt 5,29). Gesù dice “lontano da te”, per indicare che bisogna togliere ogni occasione di peccato. San Francesco d’Assisi diceva che il demonio tenta le persone di vita spirituale in maniera diversa rispetto ai malvagi. All’inizio le lega con un filo leggero, poi con uno spago, quindi con una fune: così finalmente le trascina al peccato.
    Perciò chi vuol essere libero da questo pericolo, deve spezzare fin dall’inizio tutte le occasioni, anche i legami più sottili, come certi saluti, regali, bigliettini e cose simili. Specialmente nel vizio contro la castità, non basta fuggire le occasioni prossime. Chi non fugge anche quelle remote, cadrà di nuovo.

(S. Alfonso, Apparecchio alla morte, XXXI, III)
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Chi vuol essere libero dal peccato deve spezzare fin dall’inizio tutte le occasioni, anche i legami più sottili. Non basta fuggire le occasioni prossime. Chi non fugge anche quelle remote, cadrà di nuovo.