S. Alfonso. Nel ringraziamento, tesori di misericordia

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55. S. Alfonso. Nel ringraziamento, tesori di misericordia.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

55. S. Alfonso. Nel ringraziamento, tesori di misericordia.

♦ Il tempo dopo la comunione è tempo prezioso da guadagnar tesori di grazia, poiché gli atti e le preghiere allora, stando l’anima unita con Gesù Cristo, hanno altro merito e valore, che fatti in altro tempo.
♦ Scrive S. Teresa che il Signore sta allora nell’anima, come in trono di misericordia, e le dice: “Figlia, cercami quel che vuoi, a questo fine io son venuto in te per farti bene”. Oh quali favori speciali ricevono quelli, che si trattengono a parlare con Gesù Cristo dopo la comunione. Il ven. P. Maestro Avila dopo la comunione non lasciava mai di trattenersi due ore in orazione.
♦Faccia dunque la persona i seguenti atti e procuri in tutto il resto del giomo di seguitare con affetti e preghiere a mantenersi unita con Gesù che la mattina ha ricevuto.
Ecco, Gesù mio, già siete venuto, ora state dentro di me e già siete fatto tutto mio. Siate il benvenuto, amato mio Redentore. Io vi adoro e mi butto ai piedi vostri; ed ancora vi abbraccio, vi stringo al mio cuore e vi ringrazio d’esservi degnato di entrare nel petto mio.
Giacché dunque, o divino mio Re, siete venuto a visitarmi con tanto amore, io vi dono la mia volontà, la mia libertà e tutto me stesso. Voi tutto a me vi siete donato, io tutto a voi mi dono. Io non voglio esser più mio; da oggi innanzi voglio esser vostro e tutto vostro.
Accettate, o Dio dell’anima mia, il sacrificio, che vi fa questo misero peccatore, che altro non desidera che amarvi e compiacervi. Fate voi in me e disponete di me e di tutte le cose mie, come vi piace.
Distrugga in me il vostro amore tutti gli affetti, che a voi non piacciono, acciocch’io sia tutto vostro, e viva solo per darvi gusto. Io non vi cerco beni di terra, non piaceri, non onori.
Datemi vi prego per i meriti della vostra passione, o Gesù mio, un continuo dolore dei miei peccati.
Datemi la vostra luce, che mi faccia conoscere la vanità dei beni mondani, e il merito che voi avete d’esser amato.
Distaccatemi da tutti gli attacchi alla terra, e legatemi tutto al vostro santo amore, acciocché la mia volontà da oggi innanzi altro non voglia, né desideri, se non quel che volete voi.
Datemi pazienza e rassegnazione nelle infermità, nella povertà, e in tutte le cose contrarie al mio amor proprio.
Datemi mansuetudine verso chi mi disprezza. Datemi una santa morte. Datemi il vostro santo amore. E sovra tutto vi prego a donarmi la perseveranza nella grazia vostra sino alla morte; non permettete che io mi abbia a separare più da voi.
O Eterno Padre, Gesù vostro Figlio mi ha promesso che voi mi darete tutto ciò che vi domando in suo nome. In nome e per i meriti di questo Figlio vi domando il vostro amore e la santa perseveranza, acciocché un giorno venga in cielo ad amarvi con tutte le mie forze ed a cantare per sempre le vostre misericordie, sicuro di non avermi più a separare da voi.
O Maria SS., madre e speranza mia, impetratemi voi queste grazie che desidero, ed ottenetemi voi stessa ch’io vi ami assai, regina mia, e sempre mi raccomandi a voi in tutti i miei bisogni..

(S. Alfonso, da Via della salute, Parte terza, Regolamento di vita d’un cristiano, Capo II – Gli esercizi divoti, che debbono praticarsi, III. Atti dopo della comunione). 
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O Eterno Padre, Gesù vostro Figlio mi ha promesso che voi mi darete tutto ciò che vi domando in suo nome. In nome e per i meriti di questo Figlio vi domando il vostro amore e la santa perseveranza, acciocché un giorno venga in cielo ad amarvi con tutte le mie forze ed a cantare per sempre le vostre misericordie, sicuro di non avermi più a separare da voi.