S. Alfonso. Quella morte che Dio vuole

GiubileoAlfo1

208. S. Alfonso. Quella morte che Dio vuole.

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

208. S. Alfonso. Quella morte che Dio vuole.

♦ Dobbiamo uniformarci alla volontà di Dio riguardo alla nostra morte, circa il momento e il modo in cui egli ce la manderà.

  • Un giorno santa Geltrude, camminando su di una collina, scivolò e cadde in un avvallamento. Superato il pericolo, le compagne le chiesero se avesse avuto paura di morire senza i sacramenti. La Santa rispose: “Ci tengo molto a morire con i sacramenti, ma faccio più conto della volontà di Dio, perché credo che la miglior disposizione per fare una buona morte sia quella di sottomettersi al volere di Dio. Perciò qualunque morte vorrà mandarmi il mio Signore, quella io desidero”.
  • San Gregorio Magno, nei Dialoghi narra che i Vandali, dopo aver condannato a morte un certo sacerdote chiamato Santolo, gli offrirono di scegliersi il tipo di morte che preferiva. Il santo uomo rifiutò di scegliere e disse: “Sono nelle mani di Dio. Subirò la morte che egli vi permetterà di infliggermi. Io non ne voglio una diversa”. Questo atto piacque tanto al Signore che, avendo quei barbari deciso di tagliargli la testa, fermò il braccio del carnefice e, di fronte a tale miracolo, essi si arresero e gli risparmiarono la vita.

♦ Anche noi dobbiamo accettare il modo e il genere di morte che il Signore avrà stabilito per noi. Quando pensiamo alla nostra morte, chiediamo il Signore di salvarci, e poi egli ci faccia morire come vuole.

♦ Dobbiamo uniformarci alla volontà di Dio anche per quanto concerne il tempo e l’ora della nostra morte. Cos’è questa terra, se non un carcere in cui soffriamo e nel quale siamo sempre in pericolo di perdere Dio? Questo faceva dire a Davide: Strappa dal carcere la mia vita (Sal 141,8). Questo timore faceva desiderare la morte a santa Teresa la quale, quando suonava l’orologio, si consolava al pensiero che era passata un’altra ora di pericolo di perdere Dio.

Chi desidera poco il paradiso, dimostra di amare poco il Signore. Chi ama desidera la presenza dell’amato. Ma noi non possiamo vedere Dio se non lasciamo la terra; perciò i santi hanno desiderato la morte: per andare a vedere il loro amato Signore. Così sospirava sant’Agostino: “Ebbene, che io muoia per vederti”. Così san Paolo: Desidero essere sciolto dal corpo per essere con Cristo (Fil 1,23). Così Davide: Quando verrò e vedrò il volto di Dio? (Sal 41,3). E così tutte le anime innamorate di Dio..

(S. Alfonso, Uniformità alla volontà di Dio pp. 307-309)
Un link all’opera

La miglior disposizione per fare una buona morte è quella di sottomettersi al volere di Dio. Perciò qualunque morte vorrà mandare il Signore, quella noi dobbiamo accettare.