S. Alfonso. Sicilia 1769 – Fiducia nella misericordia di Dio

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158. S. Alfonso. Sicilia 1769 – Fiducia nella misericordia di Dio.

Incontri di S. Alfonso con la Misericordia di Dio
(seguendo le sue biografie)

158. S. Alfonso. Sicilia 1769 – Fiducia nella misericordia di Dio.

♦ Sicilia 1769. – Abbiamo altra lettera di Alfonso in data 8 di settembre del medesimo anno 1769:

“Io seguito a star cionco in letto, senza potermi muovere, e con dolori continui. Ma Dio, per sua misericordia, mi fa stare contento, facendomi intendere che questa è per me una grande grazia. Io lo ringrazio; ma non lasciate di pregare che mi dia perfetta rassegnazione. Per grazia di Dio la testa mi aiuta, e mi sento bene senza lasciare minima cosa del governo.
In questo mese entro agli anni 73. Non lasciate raccomandarmi a Gesù Cristo ogni mattina, ma con modo speciale nella Messa, per una buona morte, che non sarà lontana”.

Ritornando di nuovo agli anfratti di quella Missione, così seguita:

“Quest’opera di Girgenti, io l’ho molto a cuore, vedendo il gran bene, che si fa; ma ora la vedo in pericolo di cadere. Questa cosa mi ha tenuto afflitto in tutto il tempo di quest’ultima infermità. Il demonio non la può vedere; ma noi dobbiamo far tutto per mantenerla e poi lasciarla in mano di Dio, che l’ama più di noi”.

(Tannoia, Della vita ed istituto del venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori – Libro Terzo, Cap. 43)  Leggi tutto nell’originale.

Sicilia 1769. – “Questa faccenda mi ha tenuto afflitto in tutto il tempo di quest’ultima infermità. Il demonio non la può vedere; ma noi dobbiamo far tutto per mantenerla e poi lasciarla in mano di Dio, che l’ama più di noi”.