Settembre 27 Mortificazione

27 settembre
Non dimentichiamo mai il nostro fine principale. Voi lo sapete che ogni congregato deve cercare la sua gloria e il suo onore nelle persecuzioni, nei disprezzi e nelle avversità. Chiunque dunque tende a questo fine è un Redentorista, chi non vi tende, convertisse pure il mondo, non lo è. (P. Passerat in Gautron, L’ame di Pére Passerat, IV partie, Chap. IV, pag. 408).

  • Trovandosi a Napoli, dov’era conosciutissimo, S. Alfonso entrò una mattina in una Chiesa per celebrarvi la S. Messa. Aveva principiato a pararsi dei sacri arredi, e già aveva al collo l’ammitto, quando il sagrestano, che non lo conosceva, pose per caso gli occhi su lui. All’aspetto di questo vecchio tutto rappezzato, con la barba incolta, lo prese per un vagabondo senza casa nè tetto. «Ma dite un pò», cominciò a gridare andando contro ad Alfonso, «chi vi ha dato il permesso di toccare quei parati? Andate a celebrare altrove». E strappandogli di dosso l’ammitto, gli mostrò la porta. Senza dire il proprio nome, senza fare il minimo rimprovero a quel villanzone, Alfonso prese il suo cappello e mantello, e se ne andò a cercare in un’altra Chiesa un sagrestano meno rozzo.
  • Degli operai lavoravano nella nostra casa di Scala dove vi era tanto da riparare. In virtù del suo ufficio, la Madre Maria-Celeste della Volontà di Dio pensava a fornire loro strumenti ed altro materiale di lavoro. Ora avvenne che uno di essi avendo bisogno di una spiegazione si presentò alla cella della suora. Lo zelo intempestivo di una consorella, scrupolosamente allarmata, lanciò un’accusa di cui non misurò le gravi conseguenze. Una denunzia fu spedita in alto. Avvertita di tutto la povera suora, rispose: «Io mi abbandono a Dio, egli mi conosce e ciò mi basta». E aspettò in silenzio, come S. Gerardo Majella, che Dio rivelasse la sua innocenza.

 Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987

L'aspetto di S. Alfonso, dimesso e povero, a volte traeva in inganno persone (che non lo conoscevano) a trattarlo da straccione (Immagine in AGHR).

Dal Calendario storico C.Ss.R.

  • 27 settembre 1696 = Nasce a Marianella, nei pressi di Napoli, Alfonso Maria, primogenito di otto fratelli.  I suoi genitori erano: Giuseppe Felice de Liguori e Anna Caterina Cavalieri. Alfonso nacque alle 7 del mattino. 
S. Alfonso nacque a Marianella di Napoli il 27 settembre 1696 da don Giuseppe de Liguori e da Anna Caterina Cavalieri.

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