Tramontano Donato redentorista

P. Donato Tramontano (1837-1912) – Italia.

P. Donato Tramontano (1837-1912)

Nacque a Polla in provincia di Salerno, il 13 aprile 1837. Professò il 2 febbraio 1860. Ascese all’ordine sacerdotale il 26 aprile 1863. Morì in Angri il 6 dicembre 1912.

Dopo presa la Messa fu assegnato di stanza a Materdomini, ove stette circa 20 anni e fece un mondo di bene col suo grande zelo apostolico; ma a cagione della troppa umidità di quella casa contrasse una forte artrite, e fu traslocato ad Angri, indi a Somma Vesuviana: e qui vi stette ben 16 anni, sino al 12 aprile 1901, epoca in cui passò di nuovo ad Angri.

A Materdomini, dopo la soppressione degli Ordini religiosi, restò qual Rettore della Chiesa, riconosciuto dal Governo il 24 agosto 1867. E con lui convivevano altri Padri come in una famiglia in perfetto accordo tra loro.

«Espulsi tutti, fummo per divina misericordia, mi scriveva P. Tramontano da Angri, eccettuati come custodi della Chiesa P. Losito e lo scrivente, e rimanemmo in possesso di tutto il Locale, nonché del Giardino, ma per questo pagando l’anno di fitto di D. 90, pari a L. 382,50.
Dopo alcuni mesi, P. Losito a causa di salute, partì per Canosa, e non più ritornò.
Rimasto solo, feci venire in aiuto P. Amelio, poi P. Barbarulo, dopo P. Loprete, ed in seguito di tempo P. Murino, P. Pascale, P. De Sanctis, P. De Blasio Salvatore, P. De Feo Giuseppe, P. Pavone e finalmente P. Marano Isaia».

Il 30 ottobre 1876 il Sindaco di Caposele, Francesco Caprio, e gli altri Assessori Carlo Bozio e Donato Nisivoccia diedero a Padre Tramontano il Collegio e il Giardino per l’ Assistenza alla Chiesa ed all’Ospedale, come si era avuto dal Ricevitore di Calabritto il 13 settembre 1875.

Il P. Tramontano accettò l’incarico con non lievi sacrifici, perché, oltre all’opera sua personale per la cura delle anime e per l’amministrazione dei Sacramenti nel villaggio di Materdomini, dovette anche mantenere a suo carico tutti gli ammalati che venivano condotti all’Ospedale, istituito nell’ex Collegio, fornendo loro vitto, assistenza e medicine, effetti di biancherie e quanto altro poteva occorrere.

In più doveva pagare il canone di L. 204 e più le Fondiarie; e badare ai restauri del Collegio, tenere cinque letti per malati, e provvedere all’ assistenza e vitto di essi.
Per le medicine e Medico ci pensava il Sindaco. Il mobilio e tutto quanto esisteva restò a P. Tramontano ed ai Padri compagni.

Per la tristezza dei tempi si esercitava il ministero solo nella nostra Chiesa: domenicali, sabatini, discorsi, novene.
Tramontano era di una bontà straordinaria, tutto pieno di carità.

Dagli Atti personali

  • s.d.: rito per benedire ed imporre lo scapolare rosso della passione.
  • 1861/12/17: ammissione alla prima tonsura e ai quattro ordini minori.
  • 1862/04/05: ammissione al Suddiaconato.
  • 1865/213: gli viene concessa la facoltà di confessare uomini e nello stesso documento è annotato che il 6 maggio 1867 gli è stata concessa anche la facoltà di confessare donne.
  • 1867/05/10: gli viene concessa la facoltà di leggere i libri proibiti.
  • 1867/09/24: gli viene concessa la facoltà di benedire corone.
  • 1868/01/24: gli viene concessa la facoltà di benedire 300 croci con l’immagine di Gesù Crocifisso.
  • 1868/12/21: attesta di aver celebrato secondo l’intenzione del P. Benuti 132 messe e di aver ricevuto la corrispondente elemosina di 132 lire.
  • 1869/09/03: certificato di assegnazione di pensione vitalizia.
  • 1875/08/09: facoltà di ascoltare confessioni, predicare rilasciato dal delegato generale dell’ Ordine Francescano.
  • 1875/08/09: gli viene concessa la facoltà di benedire 500 croci con l’ immagine di Gesù Crocifisso.
  • 1881/08/26: il sindaco di Caposele chiede al P. Gen. di far tornare a Caposele il P. Tramontano; ci sono anche notizie relative alle Case e al giardino di Caposele.
  • 1883/11/28: P. Mauron scrive al P. Prov. che la condotta del P. Tramontano è poco edificante.
  • 1892/08/23: P. Ammirati comunica al P. Prov. che il P. Tramontano la prossima settimana, con un sacerdote amico andrà a Casamicciola per fare la cura delle acque.
  • 1895/03/11: P. Bresciani riferisce al P. Prov. che il P. Tramontano gli ha scritto, che per le sue condizioni di salute non potrà predicare il mese mariano a Roma; chiede di sostituirlo con un altro Padre.
  • 19201/08: P. Bresciano invia al P. Prov. la dispensa dai voti per il P. Tramontano con l’obbligo del risarcimento delle spese.
  • 1926/15: P. Raus scrive al P. Iacovetti che permette al P. Tramontano di fare i bagni.
  • 1903/01/27: il Priore dell’ Arciconfraternita della Madonna delle galline gli specifica le condizioni per l’ iscrizione all’ Arciconfraternita.
  • 1903/11/02/: dichiara che tutto ciò che si trova nella stanza da lui abitata appartiene al proprietario della Casa P. Carlo Dilgskron da cui l’ ha ricevuto per semplice uso.
  • 1904/10/27: P. Damen scrive al Sup. di Angri, P. Pisani deve scrivere una supplica alla Santa Sede per chiedere di poter celebrare la messa nelle condizioni di salute in cui si trova.
  • 1905/05/14: P. Raus invia al P. Pisani il Rescritto del S. Ufficio con il quale si permette al P. Tramontano di celebrare la messa restando seduto facendo però quelle mosse della testa, mani e braccia che esige la Rubrica.
  • 1905/05/24: Rescritto della S. Sede con il quale si permette al P. Tramontano di celebrare la messa nelle sue condizioni di salute.
  • 1905/06/08: P. Raus invia al P. Pisani un secondo Rescritto per P. Tramontano, nel quale si specifica che durante la celebrazione deve essere sempre assistito da un sacerdote vestito di cotta.
  • 1911/10/21: disposizioni testamentarie.
  • Corrispondenza.
  • Scheda personale.
  • Documento in latino.

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Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.3 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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Ritratto fotografico di P. Donato Tramontano, redentorista originario di Polla, in provincia di Salerno. Uomo di grande bontà e di sicuro affidamento.
Ritratto fotografico di P. Donato Tramontano, redentorista originario di Polla, in provincia di Salerno. Uomo di grande bontà e di sicuro affidamento.

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