Vangelo e riflessione 1 dom.Quares


L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione
              della I domenica di quaresima.
            • 2. Video-riflessione di P. Gennaro Sorrentino redentorista.
            • 3. Nei luoghi dei Gesù
            • 4. Una riflessione di ieri (S. Alfonso).

“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno”
(1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica – (Mc 1,12-15)
Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli.

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

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2. Video-riflessione del P. Gennaro Sorrentino redentorista-YouTube.
Si ricordano grandi marinai perchè ci sono state grandi tempeste.


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3. Nei luogghi di Gesù – Fanciscan Media Center su GloriaTV.

4. Una riflessione di ieri (S. Alfonso).
Non tenterai il Signore tuo Dio (Mt. 4,7).
Nel corrente vangelo si legge che essendo andato Gesù Cristo al deserto, permise che il demonio lo portasse sopra il pinnacolo, o sia sommità del tempio, ed ivi gli dicesse: Si filius Dei es, mitte te deorsum; soggiungendogli che gli angeli l’avrebbero liberato da ogni offesa. Ma il Signore gli rispose che nelle sacre carte sta scritto: “Non tenterai il Signore tuo Dio”.
Quel peccatore che si abbandona al peccato senza voler resistere alle tentazioni, e senza volere almeno raccomandarsi a Dio che gli dia l’aiuto per resistere, sperando che il Signore un giorno lo caverà da quel precipizio; costui tenta Dio a far miracoli, oppure ad usare con esso una misericordia straordinaria fuori dell’ordine comune.

Iddio vuol salvi tutti, dice l’apostolo Paolo, ma vuole anche che noi ci adoperiamo per la nostra salvezza, almeno col prendere i mezzi per non restar vinti dal nemico, e con l’ubbidire a Dio quando ci chiama a penitenza…
Senti dunque quel che ti dice Dio, o peccatore: “Figlio, non aggiungere altre offese a quelle che mi hai fatte, ma attendi a pregare che le prime ti siano perdonate: altrimenti può essere che ad un altro peccato grave che farai si chiudano per te le divine misericordie, e tu resti perduto”.

Quando dunque, fratello mio, il nemico ti tenta a commettere un altro peccato, di’ a te stesso: “E se Dio non mi perdona più, che ne sarà di me per tutta l’eternità?” – E se il demonio replica: “Non temere, Dio è di misericordia” – Tu rispondi: “Ma qual sicurezza ho io o qual probabilità, che tornando a peccare, Iddio mi userà misericordia e mi perdonerà?..”

Iddio ha promesso il perdono a chi si pente, ma non ha promesso di aspettare sino a domani chi l’offende; forse il Signore ti darà tempo di penitenza e forse no; ma se non te lo dà, che ne sarà dell’anima tua? Frattanto per un misero gusto già tu perdi l’anima, e ti metti a rischio di restar perduto in eterno.

Leggi tutto il Sermone di S. Alfonso della I domenica di quaresima.