Vangelo e riflessione 2a Domenica_ PASQUA_C16

Tommaso, metti qui il tuo dito e guarda le mie mani…

L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione della 2a Domenica di Pasqua C: “Otto giorni dopo venne Gesù”.
            • 2. Videoriflessione di P. Gennaro Sorrentino CSSR – da YouTube.
            • 3. Video Canto – Victimae pascali laudes. – da Gloria.TV.
            • 4a. Video – Emmaus: lo hanno riconosciuto nello spezzare il pane – da Gloria.TV.
            • 4b. Algeria, 20 anni fa il martirio dei monaci di Tibhirine – da Gloria.TV.
            • 5. Video: Inno alla Divina Misericordia  – YouTube.
      • 6. CSSR Video – Il Perpetuo Soccorso a Limerick, Ireland
      • 7. Un insegnamento di S. Alfonso – Non c’è più nessuna condanna.

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica –  (Gv 20,19-31).
“Otto giorni dopo venne Gesù”.

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.

2. Video-riflessione di di P. Gennaro Sorrentino CSSR (dur. 14,59) – da YouTube.

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3. Video Canto – Victimae pascali laudes. (dur. 2,27) – da Gloria.TV.

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4a. Video: – Emmaus: lo hanno riconosciuto nello spezzare il pane – di Franciscan Multimedia Center  (dur. 2,48) – da Gloria.TV. 

4b. Algeria, 20 anni fa il martirio dei monaci di Tibhirine di Irapuato (dur. 02:27) – da Gloria.TV.

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5. Video Video: Inno alla Divina Misericordia  di SantafamigliaTV (dur.6,48) – YouTube.

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6. CSsR – Il Perpetuo Soccorso a Limerick, Ireland  (dur. 7,37). – da YouTube

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7. Dalle opere di S. Alfonso – Non c’è più nessuna condanna.

Quale grande speranza di salvarci ci dona la morte di Gesù Cristo! Chi condannerà? Gesù Cristo, che è morto… e intercede per noi? (Rm 8,34). Chi è colui che dovrebbe condannarci?, si chiede l’Apostolo. E’ lo stesso Redentore che, per non condannarci alla morte eterna, ha condannato se stesso a morire crudelmente su di una croce.
Quindi san Tommaso da Villanova ci fa animo dicendo: “Che timore hai, peccatore, se vuoi lasciare il peccato? Come ti condannerà quel Signore che muore per non condannarti? Come ti scaccerà, quando tu ritorni ai suoi piedi, colui che è venuto dal cielo a cercarti quando tu lo fuggivi?”
Ma più ancora ci fa animo lo stesso nostro Salvatore, dicendo per bocca di Isaia: Ecco ti tengo scritta nelle mie mani: le tue mura sono sempre davanti ai miei occhi (Is 49,16 Vg). Pecorella mia, non diffidare. Vedi quanto mi costi. Io ti tengo scritta nelle mie mani, in queste piaghe che ho sofferto per te: esse mi ricordano sempre di aiutarti e di difenderti dai tuoi nemici. Amami e abbi fiducia.
Sì, Gesù mio, io ti amo e confido in te. Riscattarmi ti è costato caro, salvarmi non ti costa niente. La tua volontà è che tutti si salvino e che nessuno si perda. Se i miei peccati mi spaventano, mi rincuora la tua bontà, che desidera farmi del bene più di quanto io desideri riceverlo.
Mio amato Redentore, ti dico con Giobbe: Anche se mi ucciderà, spererò in lui… Egli sarà il mio Salvatore (Gb 13,15-16 Vg). Anche se tu mi cacciassi dalla tua faccia, io non cesserò di sperare in te, che sei il mio Salvatore. Le tue piaghe e il tuo sangue mi danno animo a sperare ogni bene dalla tua misericordia. Ti amo, caro Gesù, ti amo e spero.

S. Alfonso, L’amore delle Anime, XIV, 4).
Un link all’originale

Oggi è la Domenica della Divina Misericordia, istituita da san Giovanni Paolo II (1920-2005), che si è ispirato alla spiritualità di Suor Maria Faustina Kovalska (1905-1938). Quest’anno tale festa cade nel cuore del Giubileo della misericordia: è, quindi, un momento privilegiato per vivere intensamente il senso profondo della misericordia.
Oggi è la Domenica della Divina Misericordia, istituita da san Giovanni Paolo II (1920-2005), che si è ispirato alla spiritualità di Suor Maria Faustina Kovalska (1905-1938). Quest’anno tale festa cade nel cuore del Giubileo della misericordia: è, quindi, un momento privilegiato per vivere intensamente il senso profondo della misericordia.