Vangelo e riflessione 31a Domenica Tempo Ord_ 2017

  L’annuncio della Parola oggi

    • 1. Vangelo e riflessione della 31a Domenica del Tempo Ordinario Anno A:  “Dicono e non fanno”.
    • 2. Video –  Commento a cura di padre Giancarlo Paris – da YouTube
    • 3. Video – Lo chiamavano Gesù – canzone di Padre Zezinho –  da Gloria.Tv.
    • 4a. Video – Papa Francesco: il frutto della guerra è la morte – da Gloria.Tv
    • 4b. Video – La morte: l’ultima beatitudine  – da Gloria.Tv
    • 5. Video – Salmo responsoriale di Maía  – da Gloria.Tv.
    • 6. CSsR – Festa di S. Alfonso con voce guida inglese – da YouTube
    • 7. Dalle Opere di S. Alfonso – Paradiso. Ogni lacrima asciugata.

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica – Mt 23,1-12.
“Dicono e non fanno”.

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.

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2. Video-Vangelo – Gli scribi e i farisei – Commento a cura di padre Giancarlo Paris (dur. 4,06) – da YouTube.

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3. Video – Lo chiamavano Gesù – canzone di Padre Zezinho di nazarenolanciotti (dur. 05:11) –  da Gloria.Tv.

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4a. Video – Papa Francesco: il frutto della guerra è la morte di Viva il Papa (dur. 02:08)  – da Gloria.Tv.

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4b. Video – La morte: l’ultima beatitudine di nazarenolanciotti da TV200 (dur. 25:46) – da Gloria.Tv.

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5. Video – Salmo responsoriale di Maía  en misa del papa Francisco en el Simón Bolívar-Colombia (dur. 03,52) – da Gloria.Tv.

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6. Video CSsR – Festa di S. Alfonso con voce guida inglese di Scala News (dur. 07,27) – da YouTube.

7. Dalle Opere di S. Alfonso – Paradiso. Ogni lacrima asciugata.

♦ La gioia di vedere e amare Dio faccia a faccia, noi ora non possiamo comprenderla. Proviamo comunque a fare qualche ragionamento.
♦ In mezzo alle torture i santi martiri esultavano, per la dolcezza dell’amore di Dio. San Vincenzo, mentre veniva torturato, parlava in modo tale che “chi soffriva sembrava diverso da chi parlava”.
♦ E san Lorenzo, stando sulla graticola ardente, scherzava con l’aguzzino dicendo: “Girami pure e mangia”. Faceva così perché, come spiega lo stesso sant’Agostino, “acceso dall’amore di Dio, non sentiva le fiamme”.
♦ Pensiamo alla dolcezza che prova un peccatore nel piangere i suoi peccati. San Bernardo esclamava: “Se piangere per te è così soave, che cosa sarà godere di te?”
♦ Pensiamo ancora alla soavità che prova un’anima quando, durante la preghiera, intravede un raggio della bontà divina, della misericordia che Dio le ha usato e dell’amore con cui Gesù l’ha amata e l’ama. L’anima allora si sente struggere e venir meno per l’amore.
♦ Eppure su questa terra noi non vediamo Dio come egli è, ma lo vediamo nell’oscurità: Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa, ma allora vedremo faccia a faccia (1Cor 13,12). Al presente noi abbiamo come una benda davanti agli occhi, Dio sta dietro il sipario della fede e non è visibile a noi.
♦ Che cosa succederà, quando la benda ci sarà tolta dagli occhi, il sipario si alzerà e vedremo Dio faccia a faccia? Vedremo quanto Dio è bello, quanto è grande, giusto, perfetto, quanto è amabile e quanto ci ama!

Mio sommo Bene, io non sarei più degno né di vederti, né di amarti. Ma tu sei Colui che, per compassione verso di me, non hai avuto compassione di te stesso, lasciandoti condannare a morte come un malfattore su un legno infame.
La tua morte dunque mi dà speranza che un giorno potrò vedere e godere il tuo volto, amandoti allora con tutte le mie forze.

(S. Alfonso,Apparecchio alla morte, XXIX – Del Paradiso, Punto II)
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Gesù rimprovera gli scribi e i farisei, i capi e le guide del popolo. Non per quello che dicono e insegnano – che va accolto – ma per la loro incoerenza e infedeltà. Sono esigenti, rigidi con gli altri, ma permissivi con se stessi. Gesù Maestro si preoccupava di educare il loro spirito, come oggi si preoccupa di educare il nostro.