Vangelo e riflessione della 24a Domenica del Tempo Ord_2020

L’annuncio della Parola oggi

    • 1. Vangelo e riflessione della 24a Domenica del Tempo Ord_2020: “Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.”.
    • 2. Video-riflessione di Alberto Maggi su Mt 18,21-35 – da YouTube.
    • 3. Video – Vangeloclip Modena XXIV Domenica Tempo Ordinario (A) – da YouTube.
    • 4a. Video – Papa Francesco 2015: perdonare in famiglia – da YouTube.
    • 4b. Video – Sei felice? Proviamo a dare una risposta –  don Alberto Ravagnani  – da YouTube.
    • 5. – Video-Canto Io ti perdono (Canto) Marcello Giombini – da YouTube.
    • 6. Video C.Ss.R. – Sant’Alfonso ha fondato la Casa Madre – da YouTube.
    • 7. Dalle opere di S. Alfonso – Gesù, speranza del nostro perdono.

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo e riflessione della 24a Domenica del Tempo Ord_2020 (Mt 18,21-35).
“Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.”.
♦ In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
♦ Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
♦ Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
♦ Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».

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2. Video-riflessione di Alberto Maggi su Mt 18,21-35 di studibiblici (dur. 5,39) – da YouTube.

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3. Video – Vangeloclip Modena XXIV Dom. Tempo Ordinario (A) (dur. 5,29)  – da YouTube.

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4a. Video – Papa Francesco 2015: Perdonare in famiglia rende meno spietata la società di TG2000 (dur. 2,15) – da YouTube.

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4b. Video – Sei felice? Proviamo a dare una risposta con don Alberto Ravagnani di CEI Chiesa Cattolica Italiana (3,54) – da YouTube.

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5. Video-CantoIo ti perdono (Canto) Marcello Giombini, Salmi per il nostro tempo (dur. 2,25) – da YouTube.

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6. Video C.Ss.R.- Ciorani – Sant’Alfonso ha fondato la Chiesa e la casa madre dei Redentoristi (dur. 6,06) senza audio – da YouTube.

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7. Dalle opere di S. Alfonso – Gesù, speranza del nostro perdono.
 Gesù è l’unica speranza della nostra salvezza: al di fuori di lui in nessun altro c’è salvezza (At 4,12). Egli dice: Io sono l’unica porta, e chi entrerà attraverso di me troverà certamente la vita eterna: Io sono la porta; se uno entra attraverso di me sarà salvo (Gv 10,9).
Qual peccatore avrebbe mai potuto sperare il perdono, se Gesù non avesse placato per noi la divina giustizia con il suo sangue e la sua morte? Egli si addosserà le loro iniquità (Is 53,11). Quindi l’Apostolo ci fa coraggio dicendo: Se il sangue dei capri e dei vitelli sacrificati toglieva negli Ebrei le macchie esteriori del corpo, affinché potessero essere ammessi ai sacri ministeri, quanto più il sangue di Gesù Cristo, il quale per amore si è offerto a espiare per noi, toglierà i peccati dalle nostre anime, perché possiamo servire il nostro sommo Dio! (cf. Eb 9,13-14).
Il nostro amoroso Redentore, che era venuto nel mondo per salvare i peccatori, vedendo la sentenza di condanna per le nostre colpe già scritta contro di noi, cosa fece? Egli con la sua morte scontò la pena a noi dovuta e, per cancellare con il suo sangue il decreto di condanna, Dio lo affisse alla croce, sulla quale morì: Annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli, egli lo tolse di mezzo inchiodandolo alla croce (Col 2,14).
Cristo… entrò una volta per sempre nel santuario… dopo averci ottenuto una redenzione eterna (Eb 9,12). Gesù mio, se tu non avessi trovato questo modo per ottenerci il perdono, chi avrebbe potuto trovarlo? A ragione Davide esclamava: Annunciate tra i popoli le invenzioni d’amore del nostro Dio (Sal 9,12 Vg), da lui adoperate per salvarci.
Giacché dunque, dolce Salvatore, mi hai amato tanto, abbi pietà di me. Con la tua morte tu mi hai riscattato dal potere del demonio; io consegno la mia anima nelle tue mani: salvala.

(S. Alfonso, L’amore delle Anime, XIV, 1).
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Perdonare non è facile, ma è la più grande virtù a portare benefici a questo nostro mondo. Se vi fosse il perdono nella società, nella famiglia, nella comunità, la terra non sarebbe più come una gabbia di belve feroci ma una grande oasi di pace, di Paradiso. Il perdono ci rende simili a Dio che ci ama fino al punto di perdonare sempre, perdonare tutto.