Vangelo e riflessione della Domenica XXVIII TO_A


InvitatiNozze2L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione della  Domenica XXVIII del Tempo Ordinario Anno A:  “Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.”.
            • 2. Koinonia-Sulla Tua Parola = Mt 22,1-14  Videoriflessione 
            • 3a. Sinodo – Veglia di preghiera.
            • 3b. Sinodo – La voce delle famiglie .
            • 3c. Sinodo – Divorziati risposati.
            • 4. Canzone: You’ll Never Walk Alone.
            • 5. Festa liturgica San Gerardo.
            • 6. Dalle Opere di S. Alfonso – Gesù ci invita al suo banchetto. 

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica – Mt 22,1-14.
“Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.”.

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.

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2. Koinonia  – Sulla Tua Parola = 22,1-14: Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. – con padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade (7,28) – Gloria.TV.

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3a. Roma, Sinodo sulla Famiglia – Veglia di preghiera   (dur. 2,21) –  da YouTube.

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3b. Roma, Sinodo sulla Famiglia – La voce delle famiglie (dur. 1,26) – da Gloria.Tv.

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3c. Roma – Sinodo sulla Famiglia – Proposta per un cammino penitenziale per i divorziati risposati  (dur. 1,57)  – da Gloria.Tv.

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4. André Rieu – You’ll Never Walk Alone (Non camminerai mai da solo)   (dur. 5,02) –  da YouTube. – Segui il testo tradotto.

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5. Missionari Redentoristi – Invito alla festa liturgica San Gerardo (dur. 3,04) – da YouTube.

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6. Dalle Opere di S. Alfonso – Gesù ci invita al suo banchetto.

Gesù ci invita al suo banchetto.
Nel corrente vangelo si legge che un uomo ricco apparecchiò una gran cena: indi ordinò ad uno de’ suoi servi che avesse invitati ad intervenirvi tutti coloro che avesse ritrovati per le vie, benché fossero poveri, ciechi o zoppi; e che se ricusassero gli avesse anche forzati a venire. E poi disse che niuno di coloro che fossero stati chiamati e non fosse venuto avrebbe più participato della sua cena.
Questa cena è la santa comunione, cena grande, dove sono invitati tutti i fedeli a cibarsi delle carni sacrosante di Gesù Cristo nel ss. sacramento dell’altare: Prendete e mangiatene tutti; questo è il mio Corpo.
Oh quanto desidera Gesù Cristo di venire alle anime nostre nella santa comunione! Questo suo gran desiderio lo dichiarò appunto nel tempo in cui istituì questo sacramento, dicendo agli apostoli: Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione (Lc 22,15).
Scrive s. Lorenzo Giustiniani che tali parole uscirono dal cuore innamorato di Gesù Cristo, dimostrandoci con quelle l’ardente amore con cui ci amava. Ed acciocché noi spesso andassimo a riceverlo nella santa comunione, ci promette la vita eterna, cioè il paradiso: Chi mangia di questo pane, vivrà in eterno. All’incontro ci minaccia di privarci della sua grazia e del paradiso se lasciamo di comunicarci: Se non mangiate la carne del Figlio dell’Uomo, non avrete in voi la vita.
Queste promesse e queste minaccie tutte nascono dal gran desiderio che egli ha di venire a noi in questo sacramento.
E perché mai Gesù Cristo ha tanto desiderio che noi lo riceviamo nella santa comunione? Perché gradisce di stare unito con ognuno di noi. Nella comunione Gesù si unisce realmente coll’anima e col corpo dell’uomo, e l’uomo con Gesù. Sicché dopo la comunione, dice s. Giovanni Grisostomo, che noi siam fatti un corpo ed una carne con Gesù Cristo.
Sicché ad ogni anima che riceve la comunione il Signore dice quel che disse un giorno alla sua diletta serva Margarita d’Ipres: Vedi, figlia mia, la bella unione fatta fra me e te; orsù amami, e stiamoci sempre uniti in amore, e non ci separiamo più. Questa unione che si fa di noi con Gesù Cristo, tutta è effetto, dice il Grisostomo, dell’ardente amore che ha per noi Gesù Cristo.
Ma, Signore, tanta intrinsichezza coll’uomo non è decente ad una maestà divina come è la vostra. Ma l’amore non va trovando ragione, egli va dove è tirato, non dove deve andare. Scrive s. Bernardino da Siena che Gesù Cristo dandosi a noi in cibo volle giungere all’ultimo grado d’amore unendosi totalmente con noi, come si unisce il cibo con chi lo mangia.
Lo stesso spiegò con bella maniera s. Francesco di Sales, dicendo: In niun’altra azione può considerarsi il Salvatore né più tenero né più amoroso che in questa, in cui si annichila, per così dire, e si riduce in cibo per penetrare le anime nostre, ed unirsi al cuore de’ suoi fedeli.
(S. Alfonso, Sermoni compendiati, Sermone XXXI Della santa comunione. – Leggi tutto.

 Dal Sinodo dei Vescovi sulla famiglia il mondo cristiano e no attende una maggiore apertura alle problematiche della famiglia oggi; e grande è l'attenzione di Papa Francesco e dei Vescovi per onorare al meglio il dono di Dio che è la Famiglia.
Dal Sinodo dei Vescovi sulla famiglia il mondo cristiano e no attende una maggiore apertura alle problematiche della famiglia oggi; e grande è l’attenzione di Papa Francesco e dei Vescovi per onorare al meglio il dono di Dio che è la Famiglia.