Vangelo e riflessione della XXII Domenica del TO AnnoB_2021

L’annuncio della Parola oggi

    • 1.Vangelo e riflessione della XXII Domenica del TO AnnoB_2021:“Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini”.
    • 2. Video-riflessione di Padre Alberto Maggi su Mc 7,1-8.14-15.21-23 – da YouTube.
    • 3. Video – Vangeloclip Modena – XXII domenica TO – Anno B – da YouTube.
    • 4a. Video – Afghanistan: il volto violento dei talebani – da YouTube.
    • 4b. Video – Papa Francesco: “L’ipocrisia è detestabile, specialmente nella Chiesa” – da YouTube.
    • 5. – Video – Dio non è mai l’autore della sofferenza, ma la trasforma in un dono… – da YouTube.
    • 6. Video CSSR – Santi e Beati Redentoristi – da YouTube.
    • 7. Dalle opere di S. Alfonso – Un insegnamento e una testimonianza di S. Alfonso sulla mansuetudine.

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno”
(1Gv, 2,14).

1. Vangelo e riflessione della XXII Domenica del del TO AnnoB_2021. (Mc 7,1-8.14-15.21-23).
“Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini”.
♦ In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
♦ Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
♦ Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro.
Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».
♥ E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».

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2. Video-riflessione di P. Alberto Maggi su Mc 7,1-8.14-15.21-23 di studibiblici (dur. 6,47) – da YouTube.

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3. Video – Vangeloclip Modena – XXII domenica del Tempo Ordinario – Anno B (dur. 5,32)  – da YouTube.

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4a. Video – Afghanistan: il volto violento dei talebani – di Unomattina estate – 20/08/2021 (dur. 16,59) – da YouTube.

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4b. Video – Papa Francesco: “L’ipocrisia è detestabile, specialmente nella Chiesa” – di Tele Dehon (dur. 3,09) – da YouTube.

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5. Video – Dio non è mai l’autore della sofferenza, ma la trasforma in un dono… con Luigi Maria Epicoco (dur. 13,22) – da YouTube.

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6. Video C.Ss.R. – Santi e Beati Redentoristi – di P. Pawel Pakula CSsR (dur. 5,43) – da YouTube.

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7. Un insegnamento e una testimonianza di S. Alfonso sulla mansuetudine.
♦ «Allorché ricevete qualche affronto, soffritelo con pazienza ed accrescete l’amore a chi vi disprezza.
Questa è la pietra di paragone per conoscere se una persona è umile e santa. Se ella si risente, ancorché facesse miracoli, dite che è canna vacante». (S. Alfonso in La via della salute).
♦♦ Ammirabile fu la mansuetudine di S. Alfonso con un suo consultore generale di umore bilioso e avverso alla sua morale.
– In una ricreazione comune, parlando di un caso morale, questo Padre chiamò S. Alfonso irreligioso e dannato.
Il Santo conservò la calma e restò col sorriso sulle labbra. Però il Padre, sedatasi la passione, andò alla stanza del Santo e postosi in ginocchio gli chiese perdono. Allora credutolo ravveduto lo corresse dolcemente: “Padre mio, bisogna rimetterci in certe cose, e darvi carico, specialmente in pubblico, che io sono Superiore”.
Ma quello, pur restando in ginocchio, ritenendo ancora il suo parere aggiunse: “Padre, vi raccomando la Chiesa di Gesù Cristo”.
Il Santo allora ne rise e disse: “Vi ringrazio del bello onore che mi fate, mentre per poco non mi chiamate eretico”.
E lo sopportò con tal pazienza e mansuetudine che poi raccontò la cosa per celia in ricreazione.

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«I puri di cuore che vedranno Dio» (Mt 5,8) non sono i puritani, cioè gli ossessionati e scrupolosi osservanti di tutte le leggi morali della Sacra Scrittura e della Chiesa… – I veri «puri di cuore» sono quei credenti che riescono a invocare la vicinanza di Dio invocandolo con la sincerità del loro cuore, avendo riconosciuto la loro fragilità e la situazione esistenziale del loro essere peccatori. – E tutti siamo peccatori. ma già perdonati nella morte e risurrezione di Cristo. – Viviamo in un mondo inquinato dalla ipocrisia, a tutti i livelli; nessuno può ritenersi esente. E’ un inquinamento che parte dal cuore e non si può guarire se non scendendo con sincerità nel proprio cuore. Se la lotta all’inquinamento fisico e la cura dell’igiene è un segno di progresso e di civiltà al quale non si può a nessun costo rinunciare, lo stesso impegno deve manifestarsi nell’inquinamento del cuore. – L’ipocrisia non è il linguaggio di Gesù”, né deve esserlo dei cristiani, giacché “l’ipocrita è capace di uccidere una comunità”. L’ipocrisia uccide le comunità, fa tanto male alla Chiesa.