Vangelo e riflessione Domenica 18 TOC

  L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione della Domenica 18ª del Tempo Ordinario-C
            • 2. Videoriflessione – «Quello che hai preparato, di chi sarà?» – di padre Giuseppe De Nardi;.
            • 3. Le Monache di clausura: “Preghiamo per Voi” – da Gloria Tv.
            • 4. Un canto: Ave Maria di Schubert alla chitarra – da Gloria.TV.
            • 5. Una riflessione di S. Alfonso: Con la morte bisogna lasciare tutto.

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica –  (Lc 12,13-21)
«
Quello che hai preparato, di chi sarà?».

In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”.
Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».

 

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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.

2. Videoriflessione – « Quello che hai preparato, di chi sarà?» – Con il Vangelo sul lago di Tiberiade di padre Giuseppe De Nardi – da Gloria TV. – (dur. 6,22).

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3. Preghiere on line; Le Monache di clausura: “Preghiamo per Voi” di gioiafelice – da Gloria Tv. (dur.5,47).

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4. Un canto: Ave Maria di Schubert alla chitarra di Michael Lucarelli nello scenario della Cathedral of the Madeleine in Salt Lake City Utah (USA) – di jadeit  – da Gloria.TV. (dur. 3,58).

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5. Una riflessione di S. Alfonso: Con la morte bisogna lasciare tutto.

Dai mondani sono stimati fortunati solamente quei, che godono de’ beni di questo mondo, de’ piaceri, delle ricchezze e delle pompe; ma la morte metterà fine a tutte queste fortune di terra.  I vapori ch’esalano dalla terra, talvolta alzati in aria, e investiti dalla luce del sole fanno una bella comparsa; ma questa comparsa quanto dura? ad un poco di vento sparisce tutto.
Colla morte tutto si ha da lasciare. Il fratello di quel gran servo di Dio Tommaso de Kempis si pregiava d’aversi fatta una bella casa, ma gli disse un amico che vi era un gran difetto. Quale? egli domandò. Il difetto, quegli rispose, è che vi avete fatta la porta. Come? ripigliò, è difetto la porta? Sì, rispose l’amico, perché un giorno per questa porta dovrete uscirne morto, e così lasciar la casa e tutto.
La morte in somma spoglia l’uomo di tutti i beni di questo mondo. Che spettacolo è vedere cacciar fuori quel principe dal suo palazzo per non rientrarvi più, e prendere altri il possesso de’ suoi mobili, de’ suoi danari e di tutti gli altri suoi beni!…
Diogene un giorno si faceva vedere da Alessandro Magno tutto affannato in ricercare qualche cosa fra certi teschi di morti. Che cerchi? curioso disse Alessandro. Vado cercando, rispose, il teschio del re Filippo tuo padre, e non lo so distinguere; se tu lo puoi trovare, fammelo vedere.
In questa terra gli uomini disugualmente nascono, ma dopo la morte tutti si trovano eguali, dice Seneca. Ed Orazio disse che la morte rende eguali gli scettri alle zappe. In somma quando viene la morte, tutto finisce e tutto si lascia, e di tutte le cose di questo mondo niente si porta alla fossa.

Signor mio, giacché mi dai luce a conoscere che quanto stima il mondo, tutto è fumo e pazzia, dammi forza a staccarmene, prima che me ne stacchi la morte… Tu mi hai creato, Tu mi hai redento, Tu sei Colui che sopra di tutti mi hai amato; Tu sei Colui che solo meriti di esser amato. Io solo Te voglio amare.
(da Apparecchio alla Morte – Considerazione II – Colla morte finisce tutto – Punto I) 
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