Vangelo e riflessione Domenica 3 Avvento_A

 ????????????????????????????????????????????????????????????L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione della Domenica 3ª di Avvento A: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”.
            • 2a. Videoriflessione – di padre Giuseppe De Nardi – da Gloria.TV.
            • 2b. L’Oremus della 3ª di Avvento A di donline – da Gloria.TV.
            • 3. Santa Lucia di Holy Cannoli – da Gloria.Tv.
            • 4. Papa Francesco a sostegno della Caritas Internationalis – da Gloria.TV.
            • 5. Dalle Opere di S. Alfonso – 1758 – Novena del Natale

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica –  (Mt 11,2-11).
“Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.
In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.

2a. “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”. – di padre Giuseppe De Nardi, parroco di Tiberiade (dur. 6,42) – da Gloria.Tv.

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2b. L’oremus della III di Avvento di donline  (4,19) – da Gloria.TV.

3. Santa Lucia – Holy Cannoli (2,09) – da Gloria.TV.

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4. Papa Francesco a sostegno della Caritas Internationalis – da Gloria.Tv

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5. Una riflessione di S. Alfonso: 1758 – Novena del Natale.

Quest’opera, pubblicata nel 1758, fluì quasi spontanea dall’anima serafica di S. Alfonso, e la intitolò “Novena del Santo Natale colle meditazioni per tutti i giorni dell’Avvento sino all’ottava della Epifania “. Già l’insigne Autore rilevava: “Molti cristiani sogliono per lungo tempo avanti preparare nelle loro case il presepe per rappresentare la nascita di Gesù Cristo; ma pochi sono quelli che pensano a preparare i loro cuori, affinché possa nascere in essi e riposarsi Gesù Cristo. Tra questi pochi però vogliamo essere ancora noi, acciocché siamo fatti degni di restare accesi di questo felice fuoco, che rende le anime contente in questa terra e beate nel cielo “.
A questo concetto morale ispirò il dettato. il pio scrittore si propose di aiutare le anime a vivere il Natale con genuino sentimento cristiano. E vi condensò il meglio della propria predicazione, delle riflessioni personali e delle composizioni poetiche.
Dal principio alla fine circola una idea fondamentale: la croce ha le sue radici nella culla; a Betlem comincia il Calvario del Verbo fatto carne. Essa affiora dovunque. Sant’Alfonso non perde mai di vista il dramma sanguinoso del Redentore e con insistenza lo richiama alla memoria dei fedeli per destare in ricambio gratitudine e amore generoso.
Il contenuto si sviluppa in un colore eminentemente pastorale, per cui abbondano i proponimenti e gli slanci affettuosi. Egli si preoccupava secondo un metodo abituale di stimolare la volontà a risoluzioni concrete più che di coltivare la intelligenza con speculazioni peregrine.
Nel 1758, quando sant’Alfonso pubblicava presso la tipografia napoletana di A. Pellecchia il volumetto del “Natale” (pp. 570 in12) recante sul frontespizio una deliziosa immagine di Gesù Bambino che pesca i cuori, il presepio raggiungeva nella terra del Vesuvio la sua piena espressione con i classici pastori modellati da autentici artisti, che stupirono l’Europa. La rappresentazione plastica della Natività di Cristo era divenuta attraverso l’animata scenografia la più tipica manifestazione del religioso spirito partenopeo. Nella cornice arcadica accendevasi il risveglio e si propagava benefico e travolgente dai quartieri popolari alla sfarzosa corte borbonica di Carlo III, il quale non sdegnava di rivestire di muschio la grotta di Betlem costruita con le proprie mani.

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Papa Francesco è stato dichiarato dalla rivista TIME “persona dell’anno”. Forse tutti se lo aspettavano; ma fanno riflettere le motivazioni apportate: è diventato subito il Papa della gente... ha preso il nome di un umile santo e subito ha lanciato un appello per una chiesa di riconciliazione... si avvia a trasformare il Vaticano, un luogo che misura il cambiamento in secoli". – Tutti aspettano di godere, attraverso ne parole e i gesti di Papa Francesco, nel Natale che arriva una rinnovata gioia e letizia.
Papa Francesco è stato dichiarato dalla rivista TIME “persona dell’anno”. Forse tutti se lo aspettavano; ma fanno riflettere le motivazioni apportate: è diventato subito il Papa della gente… ha preso il nome di un umile santo e subito ha lanciato un appello per una chiesa di riconciliazione… si avvia a trasformare il Vaticano, un luogo che misura il cambiamento in secoli”. – Tutti aspettano di godere, attraverso ne parole e i gesti di Papa Francesco, nel Natale che arriva una rinnovata gioia e letizia.