Vangelo e riflessione Domenica XXXII TO

  L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione di Domenica XXXII Tempo Ordinario – “Nella sua povertà ha dato tutto quello che aveva”
            • 2. “Due monetine che valgono l’universo” – Video-riflessione di Don Andrea Caniati.
            • 3. “Breve storia del Catechismo” – da Gloria.TV.
            • 4. “Canto “Credo” – da Gloria.TV .
            • 5. Una riflessione di S. Alfonso: Pratica per evitar la tepidezza.

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

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1. Vangelo della domenica –  (Mc 12,38-44)
“Nella sua povertà ha dato tutto quello che aveva.”.
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.

2. “Due monetine che valgono l’universo” – Video riflessione di Don Andrea Caniati- da Gloria.tv – dur 5,45 min.

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3. Breve storia del Catechismo- dur. 14,56 – di LDCaterina63 – da Gloria.TV .

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4. Canto “Credo” – di ChaveLaCatolica – dur. 3,30 – da Gloria.TV .

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5. Una riflessione di S. Alfonso – Pratica per evitar la tepidezza.

Vivono in gran pericolo quell’anime, che non fan conto de’ peccati veniali, e si abbandonano alla tepidezza, senza pensiero di liberarsene. Non si parla qui delle colpe veniali commesse per mera fragilità, come parole inutili, disturbi interni, piccole negligenze e simili; si parla delle colpe veniali pienamente volontarie, massimamente se sono abituali.
Scrisse S. Teresa: “Da peccato avvertito, benché piccolo, il Signore ci liberi”. Dicea il P. Alvarez: “Quelle piccole maldicenze, avversioni, curiosità colpevoli, impazienze, intemperanze, non uccidono l’anima, ma la rendono sì debole, che sopravvenendo poi qualche tentazione grave, non avrà ella forza di resistere, e cadrà”.
Sicché i peccati veniali deliberati da una parte indeboliscono l’anima, dall’altra parte fan mancare gli aiuti divini; mentr’è giusto che Dio vada scarso con coloro, che vanno scarsi con esso: “Chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà” (2 Cor. 9. 6). E di ciò più dee temere un’anima, che ha ricevute grazie speciali dal Signore.
Maggiormente poi deve temere, se tali colpe sono con qualche attacco di passione, come di ambizione, o di cupidigia, o di avversione, o d’affetto disordinato verso qualche persona. A tali anime ligate da passione avviene non di rado, come a’ giuocatori, che facendo molte perdite, all’ultimo dicono: “Vada tutto”, e finiscono di perdere quanto hanno.
Povera quell’anima, che sta ligata da qualche passione; la passione accieca e non ci fa vedere più quel che facciamo.
Veniamo alla pratica di quel che abbiamo da fare, per liberarci dallo stato miserabile della tepidezza…

(da “Via della salute”)

Leggi tutto il paragrafo di S.Alfonso.