Vita redentorista 130

Vita Redentorista – Rubrica quotidiana – 10 maggio

Questo giorno vissuto con spirito redentorista

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1. Dalle Costituzioni e statuti
Art. 7: La Vice-Provincia
La Vice-Provincia, che è eretta a persona giuridica dal Consiglio Generale, è un raggruppamento di più comunità e ha origine, per lo più, da una Provincia dalla quale dipende secondo le norme seguenti (131-134): (Cost. 130).

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2. Pensiero e testimonianza sulla Virtù del mese: L’Amore verso il prossimo.

  • Pensiero = Più sarete povere e  più assomiglierete al Vostro Sposo celeste, il quale proclama beati quelli che lo sono  e vogliono vivere e morire nell’estrema povertà. Coraggio! Andate per amore di Gesù Cristo cogli abiti rappezzati, ed anche col corpo stesso a brandelli, e così piacete a Dio. (Beato Gennaro Sarnelli).
  • Testimonianza = su Fratello Gaetano Camarca –  P. Emmanuele Ribera. – Leggi tutto.

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3. Redentoristi nel Mondo
d’Italia e Musica Alfonsiana
Quando il Canto suscita Emozione
di P. Paolo Saturno

I canti che inneggiano alla Natività di Cristo e alla sua Passione, all’Eucaristia e alla Madonna, alle virtù cristiane o alla fuga dal male, alla fiducia in Dio e alla sua misericordia, non perdono mai la loro carica pastorale, purché si sappia ripresentarli nell’autentica loro carica emotiva e di fede.
Il nostro ensemble, il Coro Polifonico Alfonsiano-Orchestra Alfaterna, è forse l’unico che esegue quasi esclusivamente canti alfonsiani in concerto. Si è esibito in piazza e in chiesa, in sale da concerto e in teatri, per un pubblico giovane e anziano, colto e popolare, ecclesiastico e laico, risultando immancabilmente coinvolgente ed interessante.

Il 31 luglio 2010 a San Felice a Cancello (CE), ad esempio,  nella piazza antistante la chiesa dedicata a s. Alfonso, il parroco don Silvano impegnò i nostri giovani musicisti in piazza per un concerto esclusivamente alfonsiano. In realtà, il programma alfonsiano occupò solo la prima parte della serata, perché la seconda fu dedicata alla canzone napoletana. Un fuoriprogramma, questo, che avevamo deciso arbitrariamente, perché qualora non avesse avuto successo la parte sacra, ci saremmo rifatti con quella profana! L’entusiasmo del pubblico, tuttavia, fu pari in entrambi i momenti. Don Silvano, invece, che aveva commentato entusiasticamente il programma alfonsiano, rimase con un tantino d’amaro in bocca per la mutilazione della musica di sant’Alfonso. Tuttavia, questo non gli impedì di gratificarci con un delizioso buffet finale!

L’entusiasmo di un più ristretto ed esigente pubblico – questa volta di teologi liturgisti – non fu da meno il 1° settembre dello stesso anno nell’Auditorium del Getsemani a Paestum (SA). Lo storico redentorista, p. Giuseppe Orlandi, nostro grande estimatore, propose il gruppo musicale alfonsiano per un concerto a conclusione del convegno annuale dell ‘Associazione Professori di Liturgia d’Italia. La serata si protrasse per oltre un’ora e mezzo esclusivamente con laude alfonsiane ed il fascino di quei canti è rimasto indimenticabile. E … non solo perché abbiamo regalato a ciascun convegnista il nostro cd Le canzoncine di sant’Alfonso!

Il valore pastorale del concerto alfonsiano resta immutato nel tempo. Il pensiero va alle ultime due esibizioni della nostra ensemble . Il 22 dicembre 2012, nel teatro comunale S. Alfonso di Pagani, circa settanta esecutori davanti ad oltre 500 persone si sono esibiti per raccogliere fondi a scopo umanitario. Un concerto, questo, offerto dal nostro p. Provinciale, p. Davide Perdonò, all’Associazione Roberto Manzo fondata dall’equipe del prof. Alfonso Maria D’Arco, primario di oncoematologia dell’ospedale Umberto l di Nocera Inferiore. Di questa manifestazione si è poi parlato nell’intero territorio dell’Agro Nocerino Sarnese per tutto il periodo di Natale!

Appena un giorno prima, con solo quattro cantori e tre strumentisti, ci eravamo esibiti nell’androne del Centro Unità Operativa di Salute Mentale di Cava de’ Tirreni. Oltre ai ricoverati, era presente il vescovo S. Ecc. Orazio Soricelli il quale, dopo l’esecuzione del Quanno nascette ninno, ha esclamato: “Questo concerto è la fine del mondo!” (era il 21 dicembre, proprio il giorno in cui era stata predetta dai Maja la fine del mondo!).

Di tutti questi entusiastici consensi, continuiamo a dire che il merito è soprattutto di Sant’Alfonso, che continua ad affascinare con i suoi canti in grado di sfidare con successo il tempo.
(da “In cammino con San Gerardo”, 2013, n. 4, p. 39).

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4. Un canto della tradizione Redentorista
60. Maria, che dolce nome
Sul nome di Maria – Mp3 al piano: Reyco Emura.

Maria, che dolce nome
tu sei per chi t’ intende!
beato chi ti rende
amore per amor!

Se avrò Maria sul labbro
un bel pensier mi dice,
oh’ io pur sarò felice,
se avrò Maria sul cuor.

Con questo scudo al lato,
dell’ infemal nemico,
non temo l’odio antico
non temo il suo livor.

Se avrò Maria sul labbro
nel più crudel cimento
io mi starò contento,
se avrò Maria nel cuor.[audio:/TradRedent/Trad60.mp3]

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5. Una immagine al giorno.

I concerti di musica alfonsiana curati dai Padri Redentoristi Paolo Saturno e Alfonso Vitale riscuotono ed eseguiti in molti luoghi (e non solo chiese) riscuotono larghi consensi e avvicinano gli uditori alla sensibilità musicale e poetica religiosa di S. Alfonso.