Vita redentorista 159

Vita Redentorista – Rubrica quotidiana – 8 giugno

Questo giorno vissuto con spirito redentorista

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1. Dalle Costituzioni e statuti
1. Statuti Generali
Gli uomini da evangelizzare – Criterio di scelta.
Coloro che non hanno mai ascoltato il messaggio della Chiesa.

  • a)  La Congregazione sa bene che il primo e più grande dovere dell’attività missionaria della Chiesa consiste nel predicare il Vangelo a quanti non conoscono ancora il messaggio di Cristo e la sua misericordia salvatrice. – La Chiesa riconosce che specialmente in questo campo missionario le resta ancora molto da fare.
    La nostra Congregazione, già impegnata in questa missione prioritaria della Chiesa, vuole proseguirla con maggior vigore.
    Per rispondere alle istanze della Chiesa ogni (Vice-)Provincia deve chiedersi se le sia possibile cooperare con le Province che già lavorano in terre di missioni, sia inviando loro uomini e mezzi, sia fondando nuove missioni.
  • b) I confratelli che abbracciano questo apostolato seguono più da vicino Cristo Redentore e realizzano il desiderio del Fondatore che esortava caldamente i suoi figli a nutrire “un vero zelo per gli infedeli” e volle che essi si obbligassero “con voto di andare alle missioni anche degl’infedeli”.
  • c) La conversione di tutta la vita al cristianesimo mette radici più profonde dove c’è maggiore collaborazione tra i popoli chiamati alla fede e i missionari. Perciò i nostri confratelli che stanno per entrare in un nuovo campo di azione devono ben conoscere la scienza delle missioni e sforzarsi di apprendere la lingua e la cultura, la religione e i costumi di quel popolo.
    Tengano in gran conto tutto ciò che di buono e di vero si trova nelle tradizioni dei popoli per inserirlo organicamente nella nuova vita di fede cosi da costruire una Chiesa veramente autoctona, che sia al tempo stesso segno della Chiesa universale.
    Ma insieme, per trasmettere la ricchezza di cui è fornita la tradizione spirituale della Chiesa, cerchino d’impiantarvi anche la nostra Congregazione perché possa porsi al servizio del popolo dove lavora, adattandosi all’indole e alla natura di ciascuna nazione.
    Si ricordino i missionari esteri di essere stati chiamati in aiuto delle popolazioni locali. Perciò, quando sarà giunto il tempo, cedano volentieri il posto al clero indigeno in uno spirito di carità e di abnegazione.
  • d)  –  Per rendere sempre più efficiente la loro collaborazione, i nostri superiori stipulino una convenzione con gli Ordinari dei luoghi sui diritti e sui doveri reciproci. 
    Col medesimo intento, si faccia un inventario preciso dei beni della Congregazione e di quelli della diocesi.  (Stat Gen. 11).

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2. Pensiero e testimonianza sulla Virtù del mese: La Purità.

  • Pensiero = Vita santa e gusti di senso non possono accordarsi. (S. Alfonso).
  • Testimonianza = Mons. Alessandro De Risio. – Leggi tutto.

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3. Redentoristi nel Mondo
Redentoristi di Malaysia e Singapore
Dove la frontiera con i musulmani è così fragile.

La prima Casa è stata fondata nel 1936 – Sono diventati Vice‐Provincia col nome di Ipoh il 30 marzo 1967 – In questi ultimi anni la loro presenza arriva ad una trentina di confratelli.
Una comunità internazionale – La collaborazione tra le tre Unità (Ipoh, Cebu e Indonesia) si è rivelata attuabile e di successo. Questo grazie alla costante riedificazione e revisione della vita comunitaria. La comunità Internazionale Dalat ha recentemente rinnovato il suo contratto con il vescovo di Sibu per altri 15 anni.
Ministeri e attività apostoliche – I Redentoristi curano due grandi parrocchie in Malaysia. Una è nella città di Ipoh e l’altra è nell’isola di Borneo, in Dalat. Comunque, essi conducono missioni parrocchiali, programmi di rinnovamento parrocchiale, corsi di formazione per i laici e ritiri, nelle varie diocesi della Malaysia. C’è ora una nuova casa per aspiranti candidati a Singapore. Ci sono tre Redentoristi nella residenza. L’altra casa di formazione di Ponggol dedicata ai postulanti.

La chiesa di Sant’Alfonso (chiesa della novena) a Singapore continua ad essere il centro della maggioranza delle attività redentoriste della Vice‐Provincia, attraendo grandi folle di devoti. C’è stato anche un sensibile aumento nella partecipazione alle messe quotidiane perché l’area al di fuori del recinto della chiesa è stata trasformata in un grande distretto commerciale, con delle infrastrutture fra le migliori nella regione. La maggior parte degli edifici sono anche chiamati “novena”: per esempio, il Centro MedicoSpecialistico Novena, la Stazione Ferroviaria Novena, la Villa Novena, la piazza Novena, per citarne alcuni (ma non dipendono dai Redentoristi).

Le restrizioni politiche, in entrambi i paesi (Malaysia e Singapore), non favoriscono un facile trasferimento del personale. Si danno solo permessi di brevi periodi (circa un mese), finché non si ottiene un visto di lavoro.

La lingua principale è l’inglese, utilizzata in entrambi i paesi, ma vi sono anche il mandarino, il tamil e il malay che sono utilizzate dai vari gruppi etnici. La maggior parte del lavoro pastorale compiuto a Borneo è in malay e in melanau, lingue indigene. La comunità internazionale Dalat si è impegnata a compilare un dizionario in lingua nativa e ad insegnare la liturgia romana al popolo di Borneo.

La situazione religiosa in ambedue i paesi è difficile, soprattutto in Malaysia. Qui l’uso della parola Allah, che significa Dio, è proibita. Solo i malaysiani possono usare questa parola perché quest’ultima è una parola pre‐Islam ed araba per significare Dio. La Chiesa continua ad usarla specialmente nel Borneo così come tutti i libri liturgici usano questa parola per indicare Dio, l’Onnipotente. I musulmani vogliono l’uso esclusivo di questa parola. La Chiesa ha portato il Governo in tribunale per questo problema. La Malaysia è un paese secolare, ma sta per diventare un paese musulmano.
Nonostante questo, la chiesa in Malaysia e in Singapore continua ad essere un “faro” di speranza ed una voce per le masse..
(fonte: Conspectus Generalis Congregationis Sanctissimi Redemptoris, Roma2 2009).

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4. Un canto in onore della Madonna.
Maria, che dolce nome
(dalla tradizione redentorista)
Maria, che dolce nome
tu sei per chi t’ intende!
beato chi ti rende
amore per amor!
Se avrò Maria sul labbro
un bel pensier mi dice,
ch’ io pur sarò felice,
se avrò Maria sul cuor.

Con questo scudo al lato,
dell’ infernal nemico,
non temo l’odio antico n
on temo il suo livor.
Se avrò Maria sul labbro
nel più crudel cimento
io mi starò contento,
se avrò Maria nel cuor.

Audio Demo >Piano
[audio:/TradRedent/y02MarriaDolceNome-piano.mp3]

Audio Demo >Voce
[audio:/TradRedent/y02MarriaDolceNome-voci.mp3]

Apri la grande pagina del Cuore Eucaristico di Gesù.

5. Una immagine al giorno.

Malaysia-Singapore – In queste due regioni i Redentoristi sono presenti per accompagnare i cristiani nel cammino di fede in un mondo che tocca gli estremi: da una parte il secolarismo di Singapore, dall’altra le difficoltà dei villaggi di Malaysia minacciati quotidianamente dalla intolleranza musulmana. La Madonna del Perpetuo Soccorso ha un’accoglienza straordinaria presso tutti: lei è la vera Missionaria.