Vita Redentorista 184

Vita Redentorista – Rubrica quotidiana – 3 luglio

Questo giorno vissuto con spirito redentorista

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1. Dalle Costituzioni e statuti
1. Statuti Generali
La Vita Comunitaria – Art. 3: Comunità fraterna
La nostra carità deve abbracciare anche i confratelli e i benefattori defunti.
I suffragi da farsi saranno precisati dagli Statuti (Vice-)Provinciali. Per quanto riguarda l’intera Congregazione, il Governo Generale comunicherà alle (Vice-)Province i nomi dei confratelli defunti. Lo stesso Governo Generale provvederà ai suffragi per il Superiore Generale anche emerito. (Stat Gen. 36).

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2. Pensiero e testimonianza sulla Virtù del mese: L’obbedienza.

  • Pensiero = Il secondo grado è di ubbidire con esattezza, cioè, puntualmente e senza interpretazioni. Puntualmente, viene a dire senza rubare a Dio parte del sacrificio, con mozzare la vittima; ma ubbidire con tutte le circostanze ed attenzioni, ed impegnandovi tutto il tempo che richiede l’incombenza imposta. (S. Alfonso).
  • Testimonianza = P. Cesare Sportelli. – Leggi tutto.

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3. Redentoristi nel Mondo
Redentoristi d’Italia
Interesse per la santità del P. Francesco Pitocchi, cssr.
Lettere tra il vescovo Loppa e il P. Provinciale Congiu

Un rinnovato interesse per la santità del redentorista del P. Francesco Pitocchi (1852-1922) è stato espresso dal vescovo di Anagni-Alatri Lorenzo Loppa che in data 10 aprile 2013 così ha scritto al P. Provinciale della Provincia Romana, Giovanni Congiu:
“Reverendo Padre Provinciale,
mi rivolgo a Lei, sollecitato da tanti cristiani di Vico nel Lazio, e dell’intera Diocesi di Anagni-Alatri, perché sia ripreso in maniera decisa il cammino diocesano della causa di beatificazione del Servo di Dio P. Francesco Pitocchi, cssr.
Nato nel 1852 a Vico nel Lazio, in cui è stato canonico-curato della collegiata di S. Michele Arcangelo dal 1877 al 1885, dal 4 febbraio 1885 è entrato a far parte dell’Ordine Redentorista. Stimato maestro, direttore spirituale del Collegio romano (tra i suoi figli ricordiamo Angelo Giuseppe Roncalli, il futuro Giovanni XXIII), vero forgiatore di sacerdoti straordinari e di cristiani convinti.
Sempre schivo in ordine a qualsiasi ufficio che gli avesse potuto procurare onore, modesto, dalla parola schietta, umile con i confratelli, sereno in ogni circostanza, dalla fede adamantina e dalla pietà profonda. Gode di ottima fama di santità, soprattutto a Vico nel Lazio dove la sua memoria è coltivata e si è mantenuta più che viva fino ad oggi.
So che il postulatore dell’iter canonico riguardante P. Francesco Pitocchi è il P. Marrazzo, cssr. Ma ho preferito rivolgermi direttamente a Lei. Le chiedo, se è possibile, di sollecitare una ripresa del processo canonico diocesano, con un ulteriore esame della documentazione e delle testimonianze. Tanto più in quanto sembra ci siano nuove prove testimoniali della efficace intercessione del Servo di Dio presso il Signore.
La ringrazio, anche a nome di tutte le persone che pregano perché P. Francesco Pitocchi salga all’onore degli altari…”

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Il P. Giovanni Congiu, Superiore Provinciale Padri Redentoristi di Roma, risponde all’accorato appello in questi termini:
“Dopo essermi incontrato con il Postulatore Generale della nostra Congregazione del Ss. Redentore p. Antonio Marrazzo, e aver consultato il nostro Consiglio Provinciale Straordinario, rispondo alla sua del 10 aprile nella quale mi chiedeva che “sia ripreso in maniera decisa il cammino diocesano della causa di beatificazione del Servo di Dio p. Francesco Pitocchi”.
Abbiamo apprezzato molto la sua iniziativa, alla quale rispondiamo positivamente perché anche tra i confratelli della nostra Provincia romana la memoria del P. Francesco è venerata, e il suo ricordo, a più di 90 anni dalla morte, ancora abbastanza vivo.
Pertanto con la presente le comunico che abbiamo deciso di avviare le procedure preliminari tese alla raccolta di tutto il materiale esistente che possa provare l’eroicità delle virtù del Servo di Dio, la continuità del culto, ed eventuali grazie in seguito alla sua intercessione.
A tale proposito ho già incaricato un nostro padre, laureando in Storia della Chiesa, di verificare ed esaminare il materiale esistente nei nostri archivi; nel contempo il P. Postulatore ricercherà eventuale materiale raccolto dai suoi predecessori.
Abbiamo anche provveduto a stampare delle immaginette da distribuire nelle nostre chiese per ravvivarne la memoria e suscitare il desiderio di una maggiore conoscenza del P. Francesco…
La ringrazio di cuore per la sua attenzione verso questo nostro confratello, gioioso testimone della Copiosa Redemptio e preghiamo perché venga annoverato nel numero dei santi, a gloria di Dio fonte di ogni santità”.

P. Francesco Pitocchi fu ordinato sacerdote nel 1875; professò tra i Redentoristi nel 1885. Fu professore di retorica agli studenti redentorista. Nel 1887, insieme al P. Federico Kuntz, ha pubblicato le Lettere di S. Alfonso. Fu apprezzato e ricercato confessore e direttore spirituale. Nel 1898 fu nominato confessore del Seminario Romano e nel 1913 direttore spirituale del Collegio Leoniano.

Il carteggio epistolare è riportato nel Bollettino della Provincia Romana, giugno 2013.
Leggi tutto.

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4. Un canto in onore della Madonna.
Parti dall’aspro monte

Parti dall’aspro monte,
Vergine afflitta e mesta,
nient’altro più ti resta:
estinto è il tuo Gesù.
Nient’altro più ti resta:
stinto è il tuo Gesù.

Audio Demo >Piano
[audio:/TradRedent/y27AsproMonte-piano.mp3]

Audio Demo >Voce
[audio:/TradRedent/y27AsproMonte-voce.mp3]

Apri la grande pagina del Cuore Eucaristico di Gesù.

5. Una immagine al giorno.

P. Francesco Pitocchi fu apprezzato e ricercato confessore e direttore spirituale; confessore del Seminario Romano e Direttore spirituale del Collegio Leoniano. Nel 1887, insieme al P. Federico Kuntz (in basso, a destra), pubblicò le Lettere di S. Alfonso.