Vita Redentorista 93

Vita Redentorista – Rubrica quotidiana – 3 aprile

Questo giorno vissuto con spirito redentorista

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1. Dalle Costituzioni e statuti
Il governo della comunità apostolica – Principi generali
Perciò ogni settore della Congregazione, seguendo i sani principi del decentramento e le direttive del Governo generale, deve regolare le proprie competenze sia emanando leggi e decreti e curandone l’osservanza, sia coordinando la vita dei congregati in comunione con le altre parti dell’Istituto, con la Chiesa locale e con la società in cui è inserita.  (Cost. 93).

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2. Pensiero e testimonianza sulla Virtù del mese: L’Amore verso il prossimo.

  • Pensiero = Quando l’anima si ravviva nella Fede e con occhi fedeli rimira il prossimo, lo ravvisa degno di essere stimato, sovvenuto, compatito, amato quanto se medesima, sia quegli chiunque si fosse, in qualunque stato o condizione si trovi e comunque siano i suoi tratti, portamenti e costumi, quantunque le riuscissero amari e spiacenti. (Beato Gennaro Sarnelli).
  • Testimonianza = su P. Paolo Cafaro e su P. Lorenzo D’Antonio. – Leggi tutto.

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3. Redentoristi nel Mondo
Redentoristi d’Italia
La città di Corato rende onore al P. Antonio Tannoia e ai Redentoristi nativi
di Alberto Ceneri, C.Ss.R.

2008 – Ricorrendo quest’anno il secondo centenario della morte di Padre Antonio Maria Tannoia (1727-1808), l’8 e 9 ottobre 2008, noi Missionari Redentoristi e la nostra Comunità Parrocchiale “San Gerardo Maiella” in Corato abbiamo organizzato due giornate di studio su questo illustre Redentorista coratino che ha onorato, con la virtù e la dottrina, la nostra città.
In verità, la nostra Congregazione deve molto a questa amena cittadina pugliese per la ricchezza di vocazioni che in questi 276 anni ha donato. Per onorare la gloria di Corato ricordiamo solo alcuni illustri confratelli:
P. Antonio Tannoia (1727 -1804) biografo dei SS. Alfonso e Gerardo.
P. Giovanni Camillo Ripoli (1780 – 1850) Superiore Generale
P. Vittorio Lojodice (1804 – 1916) Servo di Dio e Missionario.
P. Serafino Fiore (1950 -) Attuale Vicario Generale.
E per affetto e stima ricordiamo oltre P. Fiore, i più giovani redentoristi coratini: P. Silvestro Lafasciano, P. Fillippo Strippoli e lo studente Vincenzo Loiodice.

Il simposio culturale, attraverso uno scientifico apparato critico, ha avuto lo scopo di mettere in luce il valore storico e documentaristico delle opere del P. Tannoia e ridonare ai coratini la figura di un concittadino religioso che ha permesso la conoscenza al mondo intero dei santi Alfonso e Gerardo oltre ad affermare le radici antropologiche e culturali degli uomini dell’Italia Meridionale.
Gli incontri si sono tenuti presso la “Sala dell’Amicizia” della Parrocchia San Gerardo Maiella in Corato. I relatori, P. Alfonso V. Amarante e P. Sabatino Majorano professori dell’Accademia Alfonsiana di Roma, hanno tracciato la vita, le opere e il ministero apostolico di missionario itinerante del Padre Antonio Maria Tannoia. Attraverso poi le sue agiografie (tra le quali quella di S. Alfonso Maria dei Liguori e quella di San Gerardo Maiella), i relatori hanno delineato linee di riflessione per il futuro, giacché egli è sì uomo del suo tempo ma è, più di ogni altra cosa, memoria del nostro futuro.
Mercoledì 8 ottobre 2008 la serata si è aperta con il saluto dei Sindaci della città di Corato, Luigi Perrone, e della città di Deliceto, Benvenuto Nigro, e con l’introduzione ai lavori del P. Antonio Perillo, consigliere provinciale e rettore del Santuario di S. Gerardo. A seguito della relazione del P. Alfonso Amarante sul tema “Antonio Maria Tannoia: la sua vita passata, la sua opera per il nostro presente”, si è aperto un interessante dibattito conclusosi con l’intervento del vicario episcopale zonale Don Cataldo Bevilacqua.
Giovedì 9 ottobre 2008, invece, la serata è stata aperta dal saluto di Sua Ecc. Mons. Giovani Battista Pichierri Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth, seguito dall’intervento del R.P. Sabatino Majorano sul tema “Antonio Maria Tannoia, missionario trasmettitore della Memoria di San Gerardo Maiella”; la conclusione dei lavori è stata affidata al Superiore della Comunità Redentorista di Corato, il P. Alberto M. Ceneri.
La due giorni di studio è stata corredata da una mostra allestita con documenti risalenti al XVIII-XIX sec., repertati presso l’Archivio Storico Provinciale di Napoli, l’Archivio Storico Generale di Roma e presso l’Archivio Storico dell’Accademia dei Georgofili a Firenze.

Sebbene il nostro Spicilegum Historicum (Annus LVI 2008 Fasc I) abbia già ampiamente parlato, ci sentiamo in dovere di presentare un breve profilo conoscitivo di questo nostro confratello, emerso durante questo simposio.
Antonio Benedetto Tannoia nacque a Corato, Bari, (Italia Meridionale) il 27 ottobre 1727 da Nunzio e da Agata Tondi. Il giorno dopo fu battezzato, probabilmente, nella Chiesa di S. Maria Greca. Frequentò i conventi e le chiese di Corato sin dall’infanzia, in modo speciale la Cripta della Madonna Greca oggi elevata a Santuario, dove si estasiava durante cerimonie che ivi si tenevano.
Dopo la morte del padre, egli seguì la madre, che contrasse seconde nozze trasferendosi a Lacedonia (Avellino), dove ebbe modo di istruirsi, compiendovi gli studi letterari e classici.
Tannoia all’età di 19 anni, il 16 ottobre del 1746, decise di abbracciare la vita religiosa entrando nell’Ordine degli Agostiniani, in seguito, trascinato dalle predicazioni dei Padri Missionari, entrò nella Congregazione del SS Redentore, fondata pochi anni prima.
Lo accolse la Casa di S. Maria della Consolazione del Convento di Delicato, dove il Tannoia si incontrò per la prima volta con Alfonso Maria dei Liguori, diventandone amico e confidente. Un mese dopo il suo ingresso, ebbe inizio il noviziato nella Casa di Deliceto, trasferito dopo pochi mesi a Ciorani.
Il giorno 8 dicembre 1747 a Pagani (Sa), il novizio Tannoia emise la professione religiosa nelle mani del Maestro Padre Andrea Villani, e come tutti i Redentoristi, aggiunse al proprio nome di battesimo quello della Madonna. Dopo la professione religiosa restò nella comunità di Pagani dove intraprese gli studi teologici per accedere al sacerdozio.
Durante gli anni di studio si ammalò gravemente tanto da far temere per la sua vita: la salute malferma lo accompagnerà per tutta la vita.

Nel 1750 fu mandato a Deliceto per curarsi con la salubre aria di S. Maria della Consolazione. Il 1° novembre 1750 Tannoia fu ordinato sacerdote. Due anni dopo, lo ritroviamo a Ciorani come maestro dei novizi, nominato il 24 ottobre 1752.
Nell’ottobre del 1755 il noviziato fu spostato da Ciorani a Deliceto: egli seguì i novizi con il duplice incarico di maestro e Superiore della comunità.
Dal 1769 al 1780, il Tannoia fu nominato Procuratore Generale della Congregazione e dal 26 giugno 1780 fu Consigliere Generale quasi ininterrottamente fino alla morte.
Nel 1770 fu nuovamente eletto Superiore di Deliceto e dal 1782 al 1785 maestro dei novizi.
Tannoia trascorse gran parte della sua vita redentorista nella Casa di Deliceto dove morì nel 1808.
Egli fu uno storico e un biografo di gran pregio, il filosofo Benedetto Croce, infatti, parlando di lui, lo definiva il più grande biografo del XVIII sec. poiché era riuscito, con il suo personale stilismo linguistico, concreto ed elegante, a uscire fuori dagli schemi agiografici dei suoi contemporanei, donando, attraverso le sue opere, persone vive e reali.

La volumistica tannoiana rivela un uomo veramente edotto in qualsivoglia materia; in essa è possibile cogliere il suo personalissimo programma di vita: la natura, la cultura e la santità.
L’amore per la natura lo spinse ad interessarsi del suo equilibrio con l’opera “Delle Api e loro utile e della maniera di ben governarle…”; la cultura lo stimolò, dapprima , a scrivere piccole agiografie su padri redentoristi scomparsi prematuramente e in seguito a lasciare, all’umanità, il ritratto più completo sia di S. Alfonso Maria dei Liguori, fondatore e teologo, sia di San Gerardo perché lui stesso miracolato.
Carismatico portatore della redenzione di Cristo, si incarnò tra la gente e, durante il suo ministero apostolico di missionario itinerante, diede vita a non poche iniziative pastorali prediligendo la sua Puglia e in particolare la sua città natale: Corato.
Egli amò un’altra città della Puglia: Deliceto (Foggia). Tannoia, che trascorse gran parte della sua vita redentorista nel Convento di S. Maria della Consolazione, contribuì, non senza difficoltà fisiche ed economiche, all’opera di ampliamento della collegiata del convento.

Le città di Corato e Deliceto sono legate da una sorta di ponte virtuale ed invisibile che conta circa 250 anni: nel XVIII sec., infatti, durante le missioni redentoriste a Corato tra i padri della Congregazione e i coratini si instaurò un tale rapporto di amicizia che questi ultimi, ogni anno, partecipavano, recandosi a piedi, al ritiro nella Casa di Deliceto per un corso di esercizi spirituali.
Il Padre Tannoia si prodigò in eguale misura per entrambe le città: cercò, invano, di progettare per Corato una “fondazione redentorista” (realizzatasi solo nel XX sec.), si preoccupò di rinvigorire la Congregazione dei preti secolari e riformulare le regole dell’orfanotrofio.
A Deliceto, invece, scrisse la maggior parte delle sue opere (alcune di sommo interesse per la città stessa) e come già menzionato contribuì all’ampliamento della Consolazione.
Se volessimo osare una nostra personale opinione, potremmo terminare affermando che i Redentoristi incarnano i principi fondamentali della filosofia vichiana del “verum ipsum factum” e del “verum factum”: essi sono quello che fanno e acquisiscono un vero sapere dal passato, che si identifica in figure carismatiche quali S. Alfonso, San Gerardo e Padre Tannoia stesso e tantissimi altri confratelli ricordati o del tutto ignorati.
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4. Un canto della tradizione Redentorista S. Alfonso
23. O Cuore di Gesù
Al Sacro Cuore – Mp3 al piano: Reyco Emura

O Cuore di Gesù,
mia vita, mia dolcezza,
del mondo la salvezza,
la via del ciel sei tu.

Rit.
Fratelli, amiamo ognor,
lodiamo il Sacro Cuor.

O Cuore di Gesù,
soave e mansueto,
pensando a te mi acqueto
nell’ansia e nel dolor.

O Cuore di Gesù,
Dio vero ed uomo vero,
in te confido e spero,
mio Salvator sei tu.

O Cuore di Gesù,
io trovo in te ogni bene,
tu mitighi le pene,
viatico a chi muor.

[audio:/TradRedent/Trad23.mp3]

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5. Una immagine al giorno

Corato (Bari) 2008 – Manifestazione in onore del P. Antonio M. Tannoia, al quale la città da tempo ha dedicato una Scuola: l’Istituto Tecnico Commerciale Statale "Padre A.M. Tannoia”.