Vitolo Biagio redentorista

 Fratello Biagio Vitolo (1886-1971) – Italia.

Il 20 dicembre 1971, alle ore 5, nella nostra Casa di Pagani, è morto il Fratello Biagio Vitolo. Nell’animo di tutti è scolpito il ricordo della sua pietà, dell’amore alla vocazione, della laboriosità e del suo affetto alla Madonna.
Fratello Biagio nacque a Nocera Inferiore, il 17 settembre 1886.
Il primo giorno della novena di S. Alfonso, il 23 lugilo 1906, mentre il popolo usciva dalla Chiesa, egli entrava nella casa madre dei Redentoristi, con il fermo proposito di «salvarsi l’anima».
Il giovane ventenne si lanciò con tutto il cuore sul campo della pietà, sacrificando la sua aspirazione di essere sacerdote. Foggiò il suo spirito nel crogiuolo della rinunzia e della umiltà.
Difese con passione la vocazione redentorista, amando con tutte le sue forze la sua nuova famiglia, e dandole il meglio di se stesso.
Ricoverato in ospedale per blocco renale, sopportò con esemplare pazienza gli acuti dolori. Ma prima di lasciare la terra, la sua costante preoccupazione fu quella di ritornare in collegio per «morire sul pagliericcio di S. Alfonso».
Soltanto chi ha visto Fr. Biagio con la zappa in mano, alla età di 85 anni, potrà capire il suo amore per il lavoro. A S. Angelo a Cupolo, a Pompei, a Pagani, ha trascorsa la maggior parte della sua vita lavorando sempre con allegria ed entusiasmo.
Per lui non è mai esistito il problema di come occupare il tempo libero. La preghiera, la lettura, e l’hobby di incatenare rosari, erano il suo riposo.
Ha trasmesso a migliaia di persone l’amore alla Madonna, così vivo nel suo animo. Fu un esimio propagatore della devozione al S. Rosario. Quante coroncine ha incatenate e regalate nella sua vita!
Il giorno dei funerali sono state distribuite nella Basilica di S. Alfonso 200 coroncine confezionate con le sue mani, ed altre sono state inviate alla sua parrocchia di battesimo.
Era professo dal 10 dicembre 1919.

P. Salvatore Meschino
Superiore Provinciale

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Profilo tratto da
Nella luce di Dio, Redentoristi di ieri.
del P. Francesco Minervino, Pompei 1985

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Altro profilo

Biagio Vitolo di Pietro e Faiella Maria.

Nato a Nocera Inferiore (Dioc. propria e Prov. di Salerno) il 17.09.1886 – Prof. 10.12.1919 = Morto 20.12.1971 a Pagani.

Itinerario di presenza:

  • Nel 1912 è a Teano col postulante Domenico G.
  • Nel 1913 a S. Andrea I. coi F.lli Pasquale, Luigi M., Gaetanino G.
  • Nel 1924 a S. Angelo a Cupolo con Francesco A., Carmine, Raffaele…
  • Nel 1936 a Pompei con Andrea, Carmine, Raffaele.

Fu ricevuto al Collegio di Pagani all’età di 22 anni. Possedeva una certa istruzione, per cui leggeva bene anche il latino. Moltevolte l’abbiamo visto recitare l’Ufficio della Madonna. Di più sappiamo che alle volte recitava l’Ufficio Divino insieme a Mons. Luigi Del Forno, Vescovo di Nocera, del quale era molto confidente.
In origine però il suo mestiere era quello di contadino, che esercitava con molta competenza (perché di molta intelligenza). Anche nei nostri orti di Comunità si vedeva ordine e rendita, chiamando anche altri operai in aiuto alla coltivazione razionale, abbondante e lucrosa.
Durante la guerra mondiale del 1915-18, prestò lodevole servizio militare, però accortisi molti Ufficiali che era un cuoco speciale, se lo presero al servizio della mensa ufficiale con comune soddisfazione. Se ne ricordavano ancora quando si incontravano, dopo tanto tempo! … Felici Ricordi!
In Comunità è stato sempre il Religioso esemplare sotto ogni aspetto, sia nell’espletare i suoi atti di Religione e sia nel mutuo rispetto. La sua umiltà, unita al lavoro costante, lo rendeva caro a tutti. Era sempre di poche parole con gli occhi rivolti al Cielo come supplichevoli.
Il nostro orto era un vero giardino di fiori, di verdura e di frutti. Molte volte economo; nemico dello spreco di alcuni: anche la terra doveva fruttificare.
Assiduo della pia pratica Via-Crucis e di altre pratiche di pietà. È stato un Fratello al di sopra di ogni elogio. Anima forte in un corpo di toro-animato da fede irremovibile e invidiabile!

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da Ricordo di fraterni amici
del P. Francesco Santoli
Tipolitografia Irpina, Lioni 1980

Fratelo Biagio Vitolo, lavoratore e pio religioso: un contadino anche nel campo religioso: faceva fruttificare ogni opera, anche la preghiera.

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