19 Settimana Alfonsiana a Palermo

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19ª Settimana Alfonsiana

Palermo 21/29 settembre 2013

“Gli rispose:
oggi sarai con me nel paradiso”

(Luca 23,43).

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Ritorna l’appuntamento alfonsiano settembrino organizzato dal redentorista P. Nino Fasullo ricco di interventi, di musica e di arte.

L’evento, che è alla sua 19ª edizione, richiama ancora tanti amici redentoristi, studenti, insegnanti, intellettuali e amanti della buona musica per un proficuo approfondimento di tematiche cristiane nel segno di Alfonso Maria de Liguori, il Santo e il Dottore dell’abbondante Redenzione di Cristo.
E navigando in internet la bella sorpresa di trovare un’altra Settimana Alfonsiana, in Paraguay, dove vive e opera il dinamico redentorista italiani P. Attilio Cordioli, promotore di interessanti iniziative sociali e religiose.

 19SettimanaAlfonsiana

 La porta del Paradiso
“Oggi sarai con me nel Paradiso” (Lc 23,43).

Era in croce Gesù quando con queste parole rispose al ladrone che con sorprendente confidenza gli aveva chiesto di ricordarsi di lui una volta entrato nel suo regno. Qual è il senso della umanissima preghiera del ladrone e della incredibile risposta di Gesù che spalanca il Paradiso al brigante che gli sta accanto appeso, come lui, all’albero maledetto?
Cosa legava Gesù e il bandito, l’innocenza e la colpa? Quale profondissima complicità univa i due sull’abisso della morte che abbatte tutti, reprobi e innocenti?  L’evangelista non sembra dire molto. Affida tutto alla pietà intelligente di chi entra in quelle parole e vede e comprende anche ciò che resta nascosto nel Gòlgota dell’umanità perdente.
Evidente è invece il destino comune di una stessa condanna, uno stesso patibolo, una uguale morte di uomini sconfitti. A cui però comune è anche – ecco il senso – lo stesso Paradiso.

È impossibile comprendere il significato delle parole di Gesù e del ladrone se le isoliamo dal contesto fortemente drammatico della crocifissione, il supplizio più atroce – mors turpissima crucis – dai romani riservato agli schiavi. Implicava l’orrendo massacro del corpo al quale non veniva risparmiata nessuna crudeltà.
Pilato – “giudice ingiusto e iniquo” lo apostrofa sant’Alfonso – quando ordinò di flagellare Gesù non pensava certo di consegnarlo a uomini gentili e a mani delicate ma a aguzzini sadici privi di pietà. I quali lo sfigurarono con strumenti spaventosi.  Le ultime ore di Gesù passarono tra percosse umiliazioni e dileggi, con porpora sulle spalle, corona di spine in testa, una canna per scettro e genuflessioni spassose della coorte.

Ed era solo. Lasciato da tutti. Pure da Dio. Senza un filo di conforto. Inferno estremo. Morì crocifisso tra crocifissi, delinquente tra delinquenti.
Le sette parole che gli vengono attribuite forse non le pronunciò mai. Non ne avrebbe avuto la forza. Marco scrive che non era in grado di portare la croce e costrinsero un passante a portarla per lui. Ecce homo: larva di uomo con le carni lacere e senza fiato.
Le parole al compagno che gli stava a lato le disse senza voce mentre la vita lo lasciava. Parlava solo il suo corpo crocifisso nell’atto di spalancare il Paradiso di Dio a briganti e assassini, all’umanità sfinita.

Ma non è forse questo il Vangelo: il Paradiso donato ai ladroni – buoni e cattivi – ai disgraziati, ai miserabili? Perché Dio è così: tutto grazia e misericordia ai crocifissi, all’umanità disperata.
E si comprende che la grazia e il Paradiso vengono da Dio. Mentre la croce viene dal potere, dagli uomini.
Gesù di Nazaret in croce è la porta aperta del Paradiso.

Nino Fasullo

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“Il paradiso geme al fondo della coscienza, mentre la memoria piange. Ed è così che si pensa al senso metafisico delle lacrime e alla vita come al dipanarsi di un rimpianto”. (Emil Cioran, Lacrime e santi).

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I passanti lo ingiuriavano, e scuotendo il capo dicevano: “Ah, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni, salva te stesso, scendi dalla croce. Ugualmente, anche i capi dei sacerdoti, facendosi beffe tra di loro con gli scribi, dicevano: “Ha salvato altri, non può salvare se stesso. Il Cristo, il re d’Israele! Scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo”. Anche quelli che erano crocifissi con lui lo insultavano. (Vangelo di Marco 15,29-32).

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Il popolo stava a osservare. E c’erano anche i capi che, sogghignando, dicevano: “Ha salvato altri; salvi se stesso se è il Messia di Dio, l’eletto”. Inoltre, anche i soldati lo deridevano, facendosi avanti e porgendogli innanzi del vino acidulo, dicendo: “Se tu sei il Re dei Giudei, salva te stesso”. C’era anche una scritta sopra di lui: “Il Re dei Giudei”. Inoltre uno dei malfattori appesi lo bestemmiava: “Non sei tu il Messia? Salva te stesso e noi”. Ma in risposta l’altro lo rimproverava: “Nemmeno tu temi Dio? Poiché tu sei sotto la stessa condanna; e infatti noi (lo siamo) giustamente, perché riceviamo ciò che è degno di quello che abbiamo fatto, mentre lui però non ha fatto nulla di male”. E diceva: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. Gli rispose: “In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso”. (Vangelo di Luca 23,35-43).

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Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio”. Poi disse al discepolo: “Ecco la tua madre”. E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: “Ho sete”… Dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: “Tutto è compiuto”. E, chinato il capo, spirò. (Vangelo di Giovanni 19,12 ss).

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Ma uno di quei malfattori insultava i giudei, dicendo: “Noi patiamo la sofferenza in questo modo a causa del male che abbiamo fatto; ma costui, che è diventato il salvatore degli esseri umani, quale ingiustizia vi ha fatto?”. (Vangelo di Pietro 4,13).

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Un uomo andava pellegrino cercando il quinto evangelio. Lo venne a sapere un santo vescovo e, per l’affetto d’averlo veduto vecchio e stanco, gli mandò a dire queste parole: “Procura d’incontrare il Cristo e avrai trovato il quinto evangelio”. (Mario Pomilio, Il quinto evangelio).

 

—- PROGRAMMA —-

sabato 21 sett.  ore 21
Conservatorio V. Bellini, via Squarcialupo
CONCERTO DEL CONSERVATORIO

domenica 22 sett.  ore 21
Oratorio Santa Cita, via Valverde

  • QUARTETTO ALFONSIANO (Fabio Ferrara violino, Daniele Malinverno violino, Eliana Danzì viola, Giuseppe Strano violoncello)
  • F. J. HAYDN Quartetto d’Archi Op 76 n. 3 in Do maggiore “Kaiserquartett” (Allegro; Poco adagio cantabile; Minuetto: Allegro – Trio; Finale: Presto)
  • L. VAN BEETHOVEN Quartetto op. 95 in Fa minore “Serioso” (Allegro con brio; Allegretto ma non troppo; Allegro assai vivace ma serioso; Larghetto espressivo – Allegro agitato

lunedì 23 sett. ore 17
Steri, Sala delle Capriate, piazza Marina

  • Michele Cometa Università di Palermo
  • Nino Fasullo Direttore di Segno
  • Roberto Lagalla Rettore dell’Università di Palermo
  • Davide Perdonò Sup. Prov. dei Padri Redentoristi
  • Pasquale Scimeca Regista Cinematografico

martedì 24 sett. ore 17
Padri Redentoristi, via Badia 52

  • Salvatore Ferlita Università Kore di Enna
  • Paolo Ricca Teologo della chiesa valdese
  • Giuseppe Tornatore Regista Cinematografico

mercoledì 25 sett. ore 17
Padri Redentoristi, via Badia 52

  • Remo Bodei Università di Los Angeles
  • Franco La Cecla Antropologo
  • Marco Vannini Studioso di Teologia Mistica

giovedì 26 sett.  ore 17
Padri Redentoristi, via Badia 52

  • Giuseppe Cantarano Università della Calabria
  • Rita Fulco Università di Palermo
  • Silvia Giacomoni Scrittrice e giornalista, Milano
  • Raniero La Valle Scrittore e giornalista, Roma

venerdì 27 sett. ore 17
Padri Redentoristi, via Badia 52

  • Giuseppe De Rita Presidente del Censis
  • Gaetano Lettieri Università La Sapienza di Roma
  • Marco Rizzi Università Cattolica di Milano

venerdì 27 sett. ore 21,15
Conservatorio V. Bellini, via Squarcialupo
PASSIONE DI GESÙ SECONDO IL QUINTO EVANGELISTA

  • Gianfranco Perriera Regista
  • Con Emanuele Abbagnato Roberto Burgio, Giulio Giallombardo, Antonio Lo Bue, Giuditta Perriera, Elena Pistillo.

sabato 28 sett. ore 17
Padri Redentoristi, via Badia 52

  • Romano Prodi già Presidente del Consiglio dei Ministri : La Pacem in terris di Giovanni XXIII e la politica mondiale.

domenica 29 sett.  ore 21,15
Chiesa di San Mamiliano, via Squarcialupo
CONCERTO DEL CORO DI VOCI BIANCHE DEL TEATRO MASSIMO DI PALERMO (Salvatore Punturo Direttore. Piero Monti Pianoforte).

  • C. DALL’ALBERO La musica Mi Fa…
  • S. RACHMANINOV Sei Cori per voci bianche e pianoforte op. 15
  • B. COULAIS Vois sur ton chemin; Cerf-volant; Lueur d’été; Caresse sur l’océan; tratti dalla colonna sonora del film Les Choristes (2004) di Christopher Barratier

(dal dépliant della manifestazione)

La Semana Alfonsiana del 2012 in Paraguay. Una iniziativa che riecheggia quella di Palermo, giunta ormai alla 19.ma edizione. E' sempre S. Alfonso l'ispiratore di queste iniziative.
La Semana Alfonsiana del 2012 in Paraguay. Una iniziativa che riecheggia quella di Palermo, giunta ormai alla 19.ma edizione. E’ sempre S. Alfonso l’ispiratore di queste iniziative.