Alfieri Carmine redentorista

P. Carmine Alfieri (1925-1997) – Italia.

Venerdì 3 gennaio 1997 alle 7,30, nell’ospedale “Fatebenefratelli” di Benevento dove era stato ricoverato la notte ‘precedente, si è spenta la laboriosa esistenza del carissimo P. Carmine Alfieri.
La sua morte può essere senza dubbio accostata a quella del servo evangelico che il padrone, arrivando, trova al suo lavoro (Le 12,43).
Già a Natale P. Carmine aveva accusato un malore, ma a chi gli consigliava un ricovero per accertamenti rispondeva che non poteva abbandonare proprio nel periodo natalizio i fedeli delle due comunità parrocchiali affidati alle sue cure pastorali.
La giornata di giovedì 2 gennaio, vigilia del primo Venerdì del mese, l’aveva trascorsa visitando gli ammalati sparsi per le campagne e recando loro la comunione. Nel corso della notte di Venerdì, verso le 3, non riuscendo a prendere sonno e sentendosi male chiamava il P. Del Re , il quale su consiglio della guardia medica lo ricoverava d’urgenza in ospedale dove gli venivano prestate le cure necessarie. Alle 6.30 del mattino, avvertendo un miglioramento generale, pregava il P. Del Re di rientrare a casa . Alle 7.30 del mattino giungeva per telefono la notizia della morte, avvenuta – secondo il bollettino medico – per un enfisema polmonare.
I funerali si sono svolti, con grande concorso di popolo e di clero, nella chiesa di S. Angelo a Cupolo. La gente, che per lunghi anni lo aveva avuto e amato come suo pastore, gli ha tributato un commosso e partecipe “grazie”.
La concelebrazione è stata presieduta dal Vicario Generale di Benevento, essendo l’Arcivescovo assente per un convegno.
Subito dopo, la salma è stata portata al paese nativo, Serra di Pratola, dove alle ore 15 si è tenuta un’altra concelebrazione. La tumulazione è avvenuta nel cimitero del paese.

P. Carmine era nato a Serra di Pratola il 2 dicembre 1925. Dopo il noviziato trascorso con il Maestro P. Domenico Farfaglia, emise la professione temporanea il 29 settembre 1945 a Ciorani e quella perpetua il 29 settembre del 1948. Fu ordinato sacerdote a Pagani il 23 marzo 1952, per le mani di S. Ecc. Mons. Demetrio Moscato, arcivescovo di Salerno.

Nella nostra Provincia ha ricoperto tra gli altri l’incarico di socio dei novizi e di superiore. Ha risieduto in varie comunità tra cui Tropea, Francavilla Fontana, Materdomini e Ciorani. Sensibile al carisma proprio dell’Istituto, si è dedicato con grande entusiasmo soprattutto alla missione popolare. Gli ultimi diciotto anni li ha trascorsi a S. Angelo a Cupolo servendo gli abitanti di quelle zone rurali con spiccato senso di abnegazione, con entusiasmo sacerdotale e soprattutto con quel dinamismo apostolico proprio di un figlio di S. Alfonso.

Nonostante negli ultimi anni fosse alle prese con seri problemi di vista, non si è minimamente risparmiato da un’azione apostolica incessante e generosa, ai limiti dell’eroismo. Credo che questa sua dedizione rappresenti un forte monito a tutti noi, perché viviamo a tempo pieno e al servizio dei fratelli e della gloria di Dio i giorni che il Signore ci dà di vivere.

La sua morte lascia un vuoto non solo tra i suoi parrocchiani ma anche nella nostra Provincia, che egli tanto amava e stimava. Tutti quelli che l’hanno conosciuto ne hanno apprezzato l’entusiasmo, la spiccata umanità e il dinamismo missionario. Con semplicità e immediatezza di approccio si rendeva disponibile a tutti, lasciandosi guidare da due immagini bibliche che il Vicario Generale di Benevento ha giustamente rievocato nella sua omelia: quella del “chicco di grano che cadendo in terra porta molto frutto” e quella del “buon pastore che offre la vita per le sue pecore”.

Al pari del chicco di grano, possa la morte del padre Carmine produrre frutti di nuove e sante vocazioni nella Chiesa di Dio e nella nostra famiglia religiosa: vocazioni di pastori generosi, pronti a dimenticare se stessi pur di cercare la pecorella smarrita, vocazioni di testimoni capaci di far trasparire l’amore assoluto e gratuito del Padre.

P. Serafino Fiore
Vicario Provinciale

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Dalla Lettera Circolare
del 7 gennaio 1997

P. Carmine Alfieri, redentorista sempre disponibile e affabile. Sensibile al carisma proprio dell'Istituto, si è dedicato con grande entusiasmo alla missione popolare e alla cura pastorale delle parrocchie che gli furono affidate negli ultimi anni di vita.

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P. Carmine Alfieri ad un raduno di fratelli nella Comunità di Materdomini negli anni '70: si riconoscono i Padri Antonio Commodaro, Alfonso Santonicola e i Fratelli Luigi, Paolo, Eliodoro e Bruno.

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S. Angelo a Cupolo 1988. P. Carmine Alfieri porge il saluto a S. Alfonso in occasione della "Peregrinatio Alphosiana": insieme a lui c'è il sindaco del paese e P. Carmine Coppola accompagnatore della Peregrinatio.

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