Farfaglia Domenico redentorista

P. Domenico Farfaglia (1898-1985) – Italia.

Il giorno 21 marzo 19.85, inizio della Primavera, nella nostra casa di Pagani alle ore 13,30 il P. Domenico Farfaglia ha terminato la sua lunga attesa. Dopo aver comunicato al Corpo di Cristo, baciando Gesù Crocifisso è passato da questo mondo al Padre esprimendo sentimenti di comunione e di riconciliazione.
Il P. Domenico Farfaglia per circa 70 anni ha seguito, Gesù Redentore nella via della carità perfetta secondo la regola di vita di S. Alfonso. Ha costruito la sua vita sulla roccia; studiando, conoscendo, amando, pregando Gesù, Cristo sapienza e potenza di Dio!

Nato a Cutro il 7 novembre 1898, professò a Ciorani il 2 febbraio 1918 e fu ordinato sacerdote a Pagani il 21 ottobre 1923.
Ha vissuto la sua vita sacerdotale e la sua consacrazione religiosa nello spirito delle Beatitudini. Coloro che gli sono stati vicini hanno raccolto una testimonianza viva di carità. Qualcuno spontaneamente ha detto: “era impastato di bontà”.

Credo di non sbagliare affermando che il P. Domenico Farfaglia ha molto amato: è stato mite, misericordioso, pacifico.
Ha concretizzato la beatitudine della carità negli impegni che gli sono stati affidati dalla comunità provinciale.
Ha amato i giovani: è vissuto per loro e con loro per molti anni. Ha saputo educare perché era forte nell’amore. Dall’inizio della sua vita sacerdotale è stato lettore de; nostri aspiranti negli Educandati di Ciorani e di Lettere, poi Maestro dei novizi a Ciorani e Prefetto degli Studenti a Pagani.
Amava ed era amato. Parlava col cuore ed era compreso. Il suo silenzio e il suo sguardo valevano più di mille rimproveri e la sua dolcezza diventava uno stimolo al ravvedimento e al cambiamento.
Ha amato la Provincia dedicando le sue energie più vive perché rimanesse fedele all’ispirazione alfonsiana. È stato: Superiore delle comunità di Ciorani, S. Angelo a Cupolo, Lettere, Pagani, Teano; Consigliere Ammonitore e Superiore Provinciale.
L’affabilità, la paternità, il suo abituale raccoglimento e la caratteristica riservatezza erano trasfusioni vitali di serenità e gioia spirituale.

Non può essere dimenticata l’inaugurazione nel 1962 della casa di Formazione di Colle S. Alfonso in S. Maria la Bruna: con il suo illuminato consiglio e il suo diretto impegno il caro Padre ha contribuito per la realizzazione di quest’opera voluta per una migliore sistemazione dei nostri giovani.

Copiosa bontà e carità ha profuso il P. Domenico nella Direzione spirituale e nel Ministero del Sacramento della Penitenza. Confratelli, Vescovi, sacerdoti, religiosi, suore e laici hanno ammirato la sua discrezione, prudenza, saggezza ed il suo discernimento. Il colloquio spirituale infondeva fiducia, allontanava la paura, apriva alla speranza.

Colpito da una malattia che lo ha consumato poco a poco per cinque anni ci lascia provvisoriamente e ci precede sul sacro monte per incontrare il Signore in cui ha sperato (Is.25, 91).

Ho voluto ricordare soltanto alcuni tratti della spiritualità del nostro confratello. Sono i valori più vistosi. Altri certamente erano conservati nell’intimo del suo cuore. Questa memoria deve animare tutti noi a scegliere ciò è veramente un bene per noi per essere fedeli al Signore.
Ringrazio il Padre celeste per aver fatto dono alla Chiesa e alla Congregazione della testimonianza di perfetta carità che il P. Domenico Farfaglia ci trasmette. in eredità. Beati coloro che l’accolgono nel loro cuore nel silenzio e nella preghiera e la rendono operante nelle loro scelte.

Colgo l’occasione. per ringrare tutti i confratelli, gli amici, i benefattori “che sono stati vicini al caro confratello per rendere meno dolorosa la sua Passione e più fraterna e riconoscente la preghiera di suffragio. che è stata elevata al Signore nella Concelebrazione Eucaristica nella Basilica di S. Alfonso a Pagani il 22 marzo.

 

 P. Antonio Napoletano
Superiore Provinciale

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Profilo tratto da
Vita Nostra – Bollettino di informazioni
della Provincia Napoletana Redentorista.

Anno 1985

Ritratto del P. Domenico Farfaglia nella galleria dei Provinciali Redentoristi di Napoli (Pagani) - L'affabilità, la paternità, il suo abituale raccoglimento e la caratteristica riservatezza erano trasfusioni vitali di serenità e di gioia spirituale.

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Colle S.Alfonso 1962 - P. Farfaglia e P. Freda assistono il Rev.mo P. Generale Gaudreau nella benedizione della prima pietra del nuovo studentato (foto in AGHR).

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