Febbraio 18 speranza

18 febbraio
Che serve dunque ad angustiarsi col dire: “Chi sa se io son scritto o no nel libro della vita? Chi sa se Dio mi darà la grazia efficace e la perseveranza?… ” – Via, discacciate da voi tutte queste sollecitudini che ad altro non valgono che a scemarvi la confidenza ed a rendervi più tiepidi e pigri a camminare per la via della salvezza. Pregate, cercate sempre, fate sentire le vostre preghiere a Dio e ringraziatelo sempre delle promesse che vi ha fatto, di concedervi i doni che bramate, la grazia efficace, la perseveranza, la salvezza, e tutto quello che desiderate. (S. Alfonso in “Il gran mezzo della preghiera“,  part. I cap. 11 – Napoli 1759).

  • Il Venerabile Domenico Blasucci, facendo eco al grido di S. Alfonso “Che timore abbiamo della nostra salvezza, se la nostra causa dipende da Gesù che è nostro fratello e da Maria che è nostra Madre?”  era solito anche lui  a ripetere ai suoi confratelli: “Che temiamo se abbiamo con noi Gesù Cristo e la Madonna?”. Così il santo giovane discacciava da sé e dai confratelli ogni timore servile, avanzando ogni giorno di più nel cammino della perfezione religiosa.

Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.

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La speranza era una virtù molto radicata e praticata dai primi Redentoristi

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