Febbraio 17 speranza

17 febbraio
Per ottenere la perseveranza nel bene non dobbiamo confidare nei nostri propositi e promesse fatte a Dio; se ci fidiamo delle nostre forze, siamo perduti. Tutta la nostra speranza di conservarci in grazia di Dio, abbiamo da collocarla nei meriti di Gesù Cristo e così confidando sull’aiuto di Lui, persevereremo sino alla morte, ancorché fossimo combattuti da tutti i nemici della terra e dell’inferno. (S. Alfonso in Riflessioni sulla Passione di Gesù Cristo, cap. IX, parag. II, n. 20, Monza 1821).

  • Nella sua ultima malattia; prendendo fra le sue mani il Crocifisso, il Fratello Gaudiello, era solito ripetere: “Questo Cristo morto per me, mi ha da portare in Paradiso” e domandato se venisse tentato di diffidenza rispose: “Il demonio non mi lascia, ma io mi difendo col mio sciabolone“, additando un grande Crocifisso, che aveva in camera.

Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.

Dal Caledario storico C.Ss.R.

  • 17 febbraio 1732 = A metà febbraio, dopo due mesi di lavoro con le Apostoliche Missioni, S. Alfonso si recò a Foggia. Durante una sua predicazione in onore della Vergine, chiamata dei “Sette Veli”, tutti i presenti hanno visto rinnovarsi il volto dell’immagine.
  • 17 febbraio 1962 = Muore a Niamey, per esaurimento, il Padre Juan Roberto Ploussard. Aveva vissuto i suoi ultimi anni tra i nomadi Tuaregs, con i quali si era profondamente identificato. Aveva 33 anni.
1732 - S. Alfonso e la visione della Madonna dei Sette Veli a Foggia
Il volto della Madonna apparsa a S. Alfonso nella ricostruzione fatta dallo stesso Santo con l'aiuto di un pittore.

 

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