Gravagnuolo Luigi redentorista

P. Luigi Gravagnuolo (1917-1998) – Italia.

La morte del P. Luigi Gravagnuolo è avvenuta nella mattinata di mercoledì 28 ottobre 1998, nell’ospedale di Vallo della Lucania dove, a seguito di una caduta, si trovava ricoverato in attesa di un intervento chirurgico.
A distanza di poco più di un mese dalla morte del P. Francesco Cavallo, un altro lutto ha colpito la nostra Provincia religiosa che, pur vedendo affievolirsi il numero dei suoi membri, continua a nutrire una fiduciosa speranza per il futuro. Mentre affidiamo l’anima del P. Luigi al Signore, preghiamo perché il vuoto lasciato dalla sua scomparsa venga colmato dalla ricchezza di nuove vocazioni missionarie.
La morte di un confratello, al quale ci legavano vincoli di fede, di consacrazione, di appartenenza alla stessa famiglia religiosa, viene vissuta con un dolore che trova conforto nella parola di Dio: “Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. Agli occhi degli stolti parve che morissero; (…) ma essi sono nella pace” (Sap.3,1-4). Questa fede, che predichiamo nell’esercizio del nostro ministero, ci accompagni anche in questa circostanza.

Il P. Luigi Gravagnuolo era nato a Cava dei Tirreni (SA), da Francesco e Siani Amalia, il 22 settembre del 1917 ed era stato battezzato una settimana dopo, il giorno 30 settembre.
Nel 1931, all’età di anni 14, erede di una tradizione di famiglia di amore a S. Alfonso, desideroso di seguire le orme dello zio Alfredo Gravagnuolo già sacerdote da 8 anni, del cugino Ernesto entrato due anni prima, e del fratello Alfonso, entra nell’educandato di Lettere, accolto dal Direttore P. Giuseppe Tessa.
Nel 1936 inizia l’anno di noviziato a Ciorani e il 29 settembre 1937 emette la professione temporanea nelle mani del Superiore Provinciale P. Biagio Parlato. Trascorre gli anni di studi e di formazione nello Studentato di S. Angelo a Cupolo, dove il 29 settembre del 1940 si consacra definitivamente con la professione perpetua.
Viene ordinato sacerdote il 15 agosto 1943 a Pagani, nella basilica di S. Alfonso, da Mons. Teodorico De Angelis, vescovo di Nocera.
Secondo la prassi allora in uso, dal 29 novembre 1944 al 30 maggio 1945, trascorre il secondo noviziato a Ciorani, dove sotto la guida del Maestro, P. Patrizio Martino, si prepara, nello studio e nella preghiera, all’apostolato delle missioni popolari.

Numerose sono state le Comunità dove ha risieduto: Materdomini dall’01.06.45 al 14.10.47, Ciorani dal 15.10.47 al 23.10.48 e dal 08.12.69 al 24.08.75, Avellino dal 23.10.48 al 09.05.39, Teano dal 1953 al 30.11.58, Marianella dal 19.08.61 ali’ 08.12.69 e dal 24.08.84 al settembre 1994, anno in cui viene ricoverato nella casa di cura di Pagani a causa dell’incipiente morbo di Alzheimer, Tropea dal 25.08.75 al 24.08.81, Pagani dal 25.08.81 al settembre 1984.
Ha prestato servizio come Superiore nelle Comunità di Tropea e di Pagani.

In ogni Comunità ha lasciato un ricordo indelebile di apostolo instancabile e generoso. Ritornando dalle predicazioni dedicava il suo tempo libero alla cura della casa religiosa e in particolare alla biblioteca della comunità. Ha catalogato e sistemato, con amore e competenza le biblioteche di Ciorani, Tropea e Marianella.
Degli 81 anni di vita concessogli dal Signore, ne ha vissuti 61 come religioso Redentorista e di questi circa 50 nel campo della predicazione. Ha preso parte a più 150 missioni popolari; a queste bisogna aggiungere le predicazioni di quaresime, mesi mariani , tridui, novene, panegirici. L’impegno di seguire Gesù Cristo nell’annunziare la buona novella ai poveri, fine principale della nostra Famiglia religiosa, è stato la ragione d’essere e di vita del P. Luigi.

Il suo carattere gioviale, il suo linguaggio appropriato dovuto allo studio e alla profonda conoscenza di ciò che annunziava, la sua oratoria affascinante ne facevano un grande missionario e un trascinatore di anime a Cristo.
Il P. Luigi è stato in mezzo al mondo un servo umile e audace della buona novella di Cristo (cfr. Cost. 6); i talenti di cui Dio gli aveva fatto dono sono stati ben investiti e messi a frutto nella Chiesa di Dio. A lui il Cristo Redentore, accogliendolo nel suo regno, dice, come nella parabola: “Bene servo buono e fedele “.
La Madonna e S. Alfonso intercedono per lui e lo accolgono nella comunione dei santi.

Mentre affido alla misericordia di Dio l’anima del caro Confratello, ringrazio di cuore la Comunità di Pagani, Padri, fratelli e infermieri, per l’amorevole assistenza prestata al Padre Luigi nel decorso della sua fastidiosa malattia nei quattro anni di permanenza nella casa di cura.

P. Antonio Di Masi
Superiore Provinciale

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Dalla Lettera Circolare
del 10 novembre 1998

P. Luigi Gravagnuolo, un confratello colto e gioviale: ha speso la sua vita per la predicazione delle missioni e per la vita comunitaria.

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P. Luigi Gravagnuolo a Tropea nel 1976 accoglie il P. Generale Pfab e il Cardinale Ursi per la festa di San Gerardo e il restauro della chiesa del Gesù.

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P. Luigi Gravagnuolo è stato un missionario dinamico e simpatico: qui appare in colloquio col P. Generale Gaudreau, con il suo caratteristico copricapo "basco" e in una istantanea foto-ricordo di missione.

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Tropea 1976. P. Luigi Gravagnuolo in momenti delle celebrazioni per San Gerardo e la chiesa del Gesù.

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Momenti tristi del tramonto di P. Luigi Gravagnuolo: il morbo di Alzheimer lo ha progressivamente sopraffatto fino alla morte, avvenuta in conseguenza di una caduta inopinata e spiegabile solo col suo male.

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