Hübl Taddeo redentorista

(◊ in Boemia) Taddeo Hübl  (1760 – 1807) (Ω in Polonia)

 P. Taddeo Hübl. Varsavia, 1807.

Taddeo Hübl nacque il 26 ottobre 1760: il papà era guardia forestale di Koeniggraetz in Boemia.
Era povero, ma virtuoso e dotato di grandi talenti.

A Vienna conobbe San Clemente. L’accompagnò a Roma, e vi ritornò con lui, da sacerdote e religioso; sarà l’inseparabile compagno della sua vita ed un valido sostegno nella Congregazione in Polonia. Per ventiquattro anni il Padre Hübl fu il confidente delle pene e gioie di San Clemente. Rettore a Varsavia, conosceva a fondo gli scritti dei Santi Padri, la storia ecclesiastica, la Teologia dogmatica e morale.

La vasta conoscenza, la prudenza, l’ affabilità, le rare virtù gli guadagnavano i cuori di tutti. Parlava correntemente fino a sei lingue. La grande fede, lo zelo, la pazienza e la dolcezza lo facevano degno emulo di San Clemente Maria.
Perì in seguito al tifo contratto al capezzale dei soldati francesi, all’epoca dell’invasione della Polonia da parte di Napoleone.
San Clemente chiamava il Padre Hübl “La Madre della Congregazione”, per la grande carità verso tutti. Scriveva ad uno dei suoi amici: “Ho la ferma convinzione che il Padre Hübl è in cielo e regna glorioso in compagnia di Nostro Signore”.

Il Venerabile Padre Passerat ed i confratelli di Saint Lucius in Svizzera erano riuniti per la preghiera della sera, quando improvvisamente la casa tremò per una formidabile scossa, seguita da un rumore simile a quello di un edificio che crolla. Notarono esattamente il giorno e l’ora; ed ecco una lettera da Varsavia comunicava al Venerabile P. Passerat che in quel medesimo giorno, 4 luglio 1807, il Padre Thadée Hübl, martire dello zelo apostolico, aveva reso l’ultimo sospiro.

Vent’anni prima nello stesso modo, San Clemente ed il P Hübl apprendevano a Varsavia la preziosa morte di Sant’Alfonso.
«In memoria aeterna erit justus». Sal. 111.

Il giovane P. Taddeo Hübl insieme a San Clemente e al Nunzio di Varsavia sono accolti dal Re di Polonia (particolare della tela delGagliardi che in Roma Merulana).