S. Alfonso. Dio ti ascolta e ti parla

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213. S. Alfonso. Dio ti ascolta e ti parla .

Pagine Alfonsiane sulla Misericordia

213. S. Alfonso. Dio ti ascolta e ti parla.

♦ Di solito Dio non parla a chi non gli parla. La persona non  abituata a trattare con lui difficilmente sente la sua voce, quando egli le parla. Il Signore si rammarica di ciò: La nostra sorella è piccola… Che faremo per la nostra sorella nel giorno in cui dovremo parlare con lei? (Ct 8,8 Vg): la mia sorella è come una bambina e le voglio bene: ma come faccio a parlarle, se essa non mi sente?

♦ Noi dobbiamo temere Dio come Signore potente e tremendo quando disprezziamo la sua grazia. Ma quando lo amiamo, Dio vuol essere trattato come l’amico più affezionato; allora vuole che gli parliamo spesso con familiarità e senza soggezione.
E’ vero che Dio dev’essere sempre pienamente rispettato, ma se ti fa sentire la sua presenza e il desiderio che tu parli con lui come a colui che ti ama più, manifestagli i tuoi sentimenti con libertà e fiducia. Previene, per farsi conoscere, quanti lo desiderano (Sap 6,14): egli, senza aspettare che tu vada da lui, quando desideri il suo amore ti previene e si presenta a te con le grazie e i gli aiuti che ti servono. Aspetta solo che tu gli parli, per dimostrarti che ti è vicino e che è pronto ad ascoltarti e a consolarti: Le sue orecchie sono in ascolto delle loro preghiere (Sal 33,16 Vg).

♦ Il nostro Dio per la sua immensità è presente in ogni luogo; ma egli abita soprattutto in cielo, sede della sua gloria e nel cuore dell’umile che ama Dio: Io dimoro in un luogo eccelso e santo, ma sono anche nei cuori umili e pentiti (Is 58,15 Vg).
Il nostro Dio abita nell’alto dei cieli, ma non disdegna di trattenersi giorno e notte con i suoi servi fedeli, nelle loro grotte o celle, per comunicare loro le sue divine consolazioni, una sola delle quali supera tutte le gioie che il mondo può dare e che non desidera solo chi non le prova: Gustate e vedete quanto è buono il Signore (Sal 33,9).

(S. Alfonso,  Modo di conversare alla familiare con Dio, pp. 316-317)
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Il nostro Dio abita nell’alto dei cieli, ma non disdegna di trattenersi giorno e notte con i suoi servi fedeli, nelle loro grotte o celle, per comunicare loro le sue divine consolazioni, una sola delle quali supera tutte le gioie che il mondo può dare e che non desidera solo chi non le prova.