Maggio 12 Povertà
12 maggio
Per essere perfetta, la povertà deve essere penosa. Gesù Cristo è stato povero, e ha sofferto la povertà. Egli ha detto a quelli che volevano seguirlo: “Il Figlio dell’uomo non ha dove poggiare il capo”. […]
"Tutto su S. Alfonso Maria de Liguori e dintorni", a cura di padre Salvatore Brugnano – Il sito resta aperto alla collaborazione volontaria.
12 maggio
Per essere perfetta, la povertà deve essere penosa. Gesù Cristo è stato povero, e ha sofferto la povertà. Egli ha detto a quelli che volevano seguirlo: “Il Figlio dell’uomo non ha dove poggiare il capo”. […]
11 maggio
Chi ama i beni della terra, diventa loro schiavo; chi li disprezza diventa padrone di tutto, poichè tutto ha chi non desidera niente. (S. Alfonso – Evidenza della Fede, cap. X – Napoli 1838. A spese del “gabinetto letterario”. […]
10 maggio
Più sarete povere e più assomiglierete al Vostro Sposo celeste, il quale proclama beati quelli che lo sono e vogliono vivere e morire nell’estrema povertà. Coraggio! Andate per amore di Gesù Cristo cogli abiti rappezzati, ed anche col corpo stesso a brandelli, e così piacete a Dio.
(Beato Gennaro Sarnelli in Vita del Ven. S.D.P. Gennaro M. Sarnelli di P. F. Dumortier, cap. XVI, pag. 103. Ed. Festa 188). […]
9 maggio
Il quarto ed ultimo grado della povertà importa che la religiosa non solo si contenti delle cose povere, ma che si elegga tra quelle le più povere, la cella più povera, il letto più povero, la veste più povera, il cibo più povero.
(S. Alfonso in La Monaca Santa, cap. IX, parag. 2, 11 – Marietti 1929). […]
8 maggio
Il terzo grado circa la povertà importa che non facciate lagnanze talvolta vi manchi ancora il necessario. Come volete voi essere povera? Volete godere il premio della povertà e poi volete che non vi manchi nulla? Qual povero, anzi qual ricco anche nel secolo ha tutto quel che vuole? […]
7 maggio
Il secondo grado della perfetta povertà è che niente abbiate di superfluo, mentre ogni cosa superflua vi impedirà di unirvi perfettamente a Dio.
(S. Alfonso in La Monaca Santa, cap. IX, paragr. II, 2 – Marietti 1929).
6 maggio
Il primo grado della perfetta povertà religiosa è che la monaca niente possieda come proprio; onde ogni cosa ch’ella tiene deve tenerla come in prestito, per darla ad ogni cenno della Superiore, paragonandosi ad una statua, che vestita niente s’invanisce, e spogliata niente s’affligge. Chi si affligge quando l’è tolta qualche cosa dall’ubbidienza, è segno che non la tenea con vero spirito di povertà, o almeno che vi aveva attacco.
(S. Alfonso in La Monaca Santa, cap. IX, parag. II, 1 – Marietti 1929). […]