Vangelo e riflessione 11a Domenica_ TOC16

 

I tuoi peccati sono perdonati
I tuoi peccati sono perdonati

L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione della 11a Domenica TOC_2016: “I tuoi peccati sono perdonati!”.
            • 2. Videoriflessione di P. Gennaro Sorrentino – da YouTube.
            • 3. Canto: Eccomi – Coro della Diocesi di Roma – da YouTube.
            • 4a. Papa Francesco: Giubileo dei sacerdoti  – da Gloria.TV.
            • 4b. 50 anni di Sacerdozio di Padre Felice CSSR – da YouTube.
            • 5. Il Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque – da Gloria.TV.
      • 6. CSsR Video – Sr Maria Celeste Crostarosa Beata – da YouTube.
      • 7. Dalle opere di S. Alfonso – Zelo apostolico.

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“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica – Forma breve (Lc 7,36-50).
“I tuoi peccati sono perdonati”.

In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola.
Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.
Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».
E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».
Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

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Un consiglio per non bloccarsi: aprirli uno per uno e lasciarli terminare.

2. Video-riflessione di P. Gennaro Sorrentino redentorista (dur. 09:27) – da YouTube.

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3. Canto: Eccomi – Coro della Diocesi di Roma di nazarenolanciotti (dur. 03,02) – da YouTube.

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4a. Papa Francesco: Giubileo dei sacerdoti  di nazarenolanciotti da A Sua Immagine (dur. 41,03) – da Gloria.TV. 

4b. Bussolengo – I 50 anni di Sacerdozio di Padre Felice Arlone CSSR  di Verona Report (dur. 12,39) – da YouTube.

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5. Il Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque di Irapuato (dur. 24:27)- da Gloria.TV.

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6. CSsR Video – Sr Maria Celeste Crostarosa Beata ulle Orme di Cristo di 12mesiVideo (dur. 26,42) – da YouTube.

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7. Dalle opere di S. Alfonso – Zelo apostolico.

♦ Chi è chiamato alla Congregazione del santissimo Redentore non sarà mai un vero seguace di Gesù Cristo e non si farà mai santo, se non adempirà il fine della sua vocazione e non avrà lo spirito dell’Istituto, che è quello di salvare le anime, specialmente quelle più prive di aiuti spirituali, qual è la gente di campagna.
♦ Questa fu la missione del Redentore, il quale dichiarò: Lo Spirito del Signore mi ha consacrato e mi ha mandato a evangelizzare i poveri (Lc 4,18 Vg). Come dimostrazione del suo amore, egli chiese a Pietro soltanto questo: di impegnarsi nella salvezza delle anime: Simone di Giovanni, mi ami? …Pasci le mie pecore (Gv 21,17). San Giovanni Crisostomo commenta: “Non gli impose penitenze o digiuni, ma solo che avesse cura delle sue pecore, dedicandosi alla loro salvezza”. Gesù inoltre dichiarò che riteneva come fatto a sé qualunque beneficio fatto al più piccolo dei nostri fratelli: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me (Mt 25,40).

♦ Pertanto ogni soggetto della Congregazione deve avere un grande zelo apostolico e desiderio di aiutare le anime. A questo scopo ognuno deve orientare i propri sforzi; quando poi i superiori gli affidano questo compito, deve mettervi tutto il proprio impegno. Non potrebbe considerarsi vero fratello di questa Congregazione chi non accettasse con grande gioia questo incarico, ma volesse badare solo a se stesso, facendo una vita nascosta e solitaria.
♦ Esiste forse per un uomo una gloria più grande dell’essere cooperatore di Dio nella salvezza delle anime, come dice san Paolo? Chi ama tanto il Signore non vuole amarlo da solo, ma vorrebbe attirare tutti al suo amore, ed esclama con il Salmista: Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome (Sal 33,4). Pertanto tutti coloro che amano Dio, ascoltino l’esortazione di sant’Agostino: “Se amate Dio, conquistate tutti al suo amore”.
Chi attende con vero zelo alla salvezza dei fratelli, ha un valido fondamento per sperare nella salvezza. “Hai salvato un’anima, hai predestinato la tua”, scrive sant’Agostino. E lo Spirito Santo ci promette: “Quando avrai faticato per il bene di un povero e, col tuo impegno, lo avrai condotto alla grazia divina, il Signore ti colmerà di luce e di pace” (cf. Is 58,10). In questo san Paolo fondava la speranza della sua salvezza eterna: nell’avere procurato la salvezza degli altri. Infatti scriveva ai suoi discepoli di Tessalonica: Chi, se non proprio voi, è la nostra speranza, la nostra gioia e corona, di cui vantarci davanti al Signore nostro Gesù Cristo, nel momento della sua venuta? (1Ts 2,19)
(S. Alfonso, Considerazioni per coloro che son chiamati allo stato religioso, Consid. XIII. Del zelo della salute delle anime)
Un link all’opera

Papa Francesco ha deciso la Beatificazione di Suro Maria Celeste Crostarosa, che sarà celebrata a Foggia il 18 giugno 2016. - Nata a Napoli nel 1696, già monaca, si incontrò con S. Alfonso de Liguori, ormai sacerdote in cerca di conferma formare un gruppo di evangelizzatori dei poveri della campagna. Sr. Maria Celeste lo confermò da una visione ricevuta e nel 1732 nascerà la Congregazione dei Redentoristi. Ella stessa con l'aiuto di S. Alfonso nel 1731 aveva dato inizio a quelle che saranno le Monache del SS. Redentore, ma dovette passare attraverso varie prove. Mprì a Foggia il 14 settembre 1755, e San Gerardo Maiella ne vide l'amima salire al cielo in forma di colomba.
Papa Francesco ha deciso la Beatificazione di Suro Maria Celeste Crostarosa, che sarà celebrata a Foggia il 18 giugno 2016. – Nata a Napoli nel 1696, già monaca, si incontrò con S. Alfonso de Liguori, ormai sacerdote in cerca di conferma formare un gruppo di evangelizzatori dei poveri della campagna. Sr. Maria Celeste lo confermò da una visione ricevuta e nel 1732 nascerà la Congregazione dei Redentoristi. Ella stessa con l’aiuto di S. Alfonso nel 1731 aveva dato inizio a quelle che saranno le Monache del SS. Redentore, ma dovette passare attraverso varie prove. Morì a Foggia il 14 settembre 1755, e San Gerardo Maiella ne vide l’anima salire al cielo in forma di colomba.