Vangelo e riflessione 2 dom.Quares


 L’annuncio della Parola oggi

            • 1. Vangelo e riflessione
              della II domenica di quaresima.
            • 2. Video-riflessione di P. Gennaro Sorrentino redentorista.
            • 3. Videoriflessione sul quaresimale (GloriaTV)
            • 4. Una riflessione di S. Alfonso.

“La parola di Dio dimora in voi che avete vinto il maligno” (1Gv, 2,14).

1. Vangelo della domenica – (Mc 9,2-10)
Questi è il Figlio mio, l’amato.

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia».
Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

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2. Videoriflessione di P. Gennaro Sorrentino

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3. Videoriflessione sul Quaresimale (da GloriaTV)

4. Una riflessione di S. Alfonso.

Nel corrente vangelo si legge che un giorno il nostro Salvatore volendo dare ai suoi discepoli un saggio della bellezza del paradiso per animarli a faticare per la divina gloria, si trasfigurò, e fece loro vedere la bellezza del suo volto.
Allora s. Pietro per la dolcezza e giubilo che ne intese, esclamò: Signore, disse, fermiamoci in questo luogo, né partiamo più di qua; poiché il solo vederti ci consola più che tutte le delizie della terra.

Fratelli miei, affatichiamoci nella vita che ci resta per guadagnarci il paradiso. Il paradiso è un bene così grande, che Gesù Cristo ha voluto sacrificare la sua vita sopra la croce per acquistarcelo…
O uomo, se vuoi intendere che cosa vi è in paradiso, sappi che in quella patria felice non vi è cosa che possa dispiacerti, e vi è tutto quel che puoi desiderare… In paradiso si ha quanto può desiderarsi. Ivi ogni cosa è nuova, nuove bellezze, nuove delizie, nuovi gaudj, ed ogni cosa sazierà i nostri desiderj…
Quaggiù il Signore non si fa da noi vedere, e se ne sta nascosto dietro la portiera della fede; che sarà quando si alzerà questa portiera, e vedremo Dio da faccia a faccia? Vedremo quanto è bello Dio, quanto è grande, quanto è perfetto, quanto è amabile, e quanto amante delle anime nostre.
Allora avverrà che l’anima in vedere la bellezza di Dio sarà talmente infiammata ed inebriata di amor divino, che felicemente resterà perduta in Dio; poiché si scorderà affatto di se stessa; e non penserà indi in poi che ad amare e lodare quell’immenso bene che possiede e possederà in eterno, senza timore di poterlo più perdere.
Diamoci dunque animo, fratelli miei, a soffrire con pazienza quel che ci toccherà a patire ne’ giorni che ci restano di vita: tutto è poco e niente per ottenere il paradiso. Allegramente; finiranno un giorno tutte queste pene, dolori e persecuzioni, e diventeranno per noi, se ci salviamo, gaudj e contenti eterni.

Leggi tutto il Sermone di S. Alfonso sulla II domenica di quaresima.