Vita redentorista 158

Vita Redentorista – Rubrica quotidiana – 7 giugno

Questo giorno vissuto con spirito redentorista

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1. Dalle Costituzioni e statuti
1. Statuti Generali
Gli uomini da evangelizzare –  Criterio di scelta.
I fedeli che ancora non hanno potuto avere dalla Chiesa mezzi sufficienti di salvezza.
Possono considerarsi tali quei gruppi che, o per mancanza di sacerdoti, o per peculiari condizioni di vita, si trovano nell’abbandono spirituale, come per esempio:

  • – i contadini di alcune regioni;
  • – moltissimi emigranti, esuli, profughi e simili;
  • – coloro che vivono e lavorano nei grandi agglomerati urbani;
  • – coloro che “a causa della razza o del colore, si vedono ingiustamente esclusi dai principali diritti civili”. (Stat Gen. 10).

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2. Pensiero e testimonianza sulla Virtù del mese: La Purità.

  • Pensiero = Nel combattimento della castità, vincono quelli che invocano la Santa Vergine. Nell’armata delle anime pure si ha per arma il Rosario, per scudo lo Scapolare, per grido di guerra l’Ave Maria. Rivestitevi di questa armatura dei forti…
    Vi salverete se siete casto; vi dannerete se non lo siete; sarete casto se pregate Maria con perseveranza. (P. Desurmont).
  • Testimonianza = Servo di Dio Nicola De Santis – Ven.P. Passerat. – Leggi tutto.

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3. Redentoristi nel Mondo
Redentoristi di Aotearoa (Nuova Zelanda)
Son pochi, ma si moltiplicano.

La recente nomina di P. Peter Hugh Brown a vescovo di Pago Pago nelle Samoa Americane ha richiamato l’attenzione dei Redentoristi di tutto il mondo sui loro confratelli che vivono ed operano nella Regione di Aotearoa (Nuova Zelanda), alla quale appartiene il neo-nominato vescovo.
Una Regione povera di numeri (in tutto una quindicina di confratelli) e di età (l’età media è 70 anni): e pur tuttavia dal suo seno è uscito un vescovo.

La Nuova Zelanda, con una popolazione di 4 milioni, è una piccola nazione secolarizzata con una base cristiana, colonizzata dagli inglesi e dagli europei. Nel censimento nazionale, la gente si dichiara cristiana, ma forse solo il 20% pratica la fede. Molte persone che vivono la loro fede sono migranti provenienti dalle Isole Pacifiche dell’Asia. Gli indigeni sono i maori e sono circa 250.000. Nuovi gruppi minori hanno introdotto nel paese altre religioni (induismo, islamismo e buddismo).
La chiesa locale dove i Redentoristi lavorano e vivono è la diocesi di Auckland, che copre l’area che va dal centro dell’isola del Nord fino alla costa della Nuova Zelanda. Ci sono 64 parrocchie gestite da sacerdoti diocesani e religiosi. Come per molti paesi occidentali, il clero è anziano, e ciò creerà problemi di personale.
La situazione si è alleggerita con l’arrivo di sacerdoti da altri paesi, specialmente dalle Isole del Pacifico e dall’India. Auckland è la più grande città polinesiana del mondo, per la grande migrazione dalle isole del Pacifico verso la Nuova Zelanda. Questo gruppo è il più bisognoso della popolazione locale e vive principalmente nell’area Sud di Auckland.
A causa delle limitazioni di età e di numero di confratelli, il lavoro apostolico è principalmente confinato nell’area di Auckland. Noi siamo coinvolti nel lavoro parrocchiale, con un’attenzione particolare verso gli emigranti dalle isole pacifiche. Singoli confratelli sono impegnati in ritiri per suore e gruppi speciali. Il ministero giovanile è una parte importante del nostro apostolato parrocchiale com’è la nostra collaborazione con i laici. Un nostro confratello – venuto dalla Provincia Liguori in India – ha un vasto apostolato come cappellano per la comunità siro‐malabarico di Auckland.

La Regione di Aotearoa, Nuova Zelanda, è geograficamente piccola sulla mappa e ci sono pochi Redentoristi: si spera in una collaborazione attiva internazionale.
Circa l’apostolato i problemi continuano ad essere la mancanza di personale e l’età, che limitano severamente qualsiasi che si voglia intraprendere. Il lavoro parrocchiale si concentra sugli immigrati della Nuova Zelanda: una delle parrocchie è la più grande della Nuova Zelanda, formata principalmente da persone provenienti dalle isole del Pacifico.
L’apostolato missionario parrocchiale tradizionale è cessato completamente a causa dell’età dei confratelli e del disinteresse locale verso questa forma di evangelizzazione.
(fonte: Conspectus Generalis Congregationis Sanctissimi Redemptoris, Roma2 2009).

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4. Un canto in onore della Madonna.
E tu m’ami.
(attribuito a S. Alfonso)
E tu m’ami,
o Madre amata.
E da me tu brami amor?
Vieni, oh vieni
in questo core;
vieni sola a trionfar
Una fiamma
il cor mi accende,
che te sola ognor desia.
Voglio amarti, o Madre mia.
O Maria, ti voglio amar.
Voglio amarti, o Madre mia.
O Maria, ti voglio amar.

Audio Demo >Piano
[audio:/TradRedent/y01ETuMami-piano.mp3]

Audio Demo >Voce
[audio:/TradRedent/y01ETuMami-voce.mp3]

Apri la grande pagina del Cuore Eucaristico di Gesù.

5. Una immagine al giorno.

Le diocesi della Nuova Zelanda, i cui vescovi sono impegnati fortemente nel radicare il messaggio evangelico. I Redentoristi sono pochi, ma particolarmente attivi, soprattutto nella evangelizzazione dei cristiani immigrati di rito siro-malabarico.